
Nel posticipo domenicale a San Siro, dove il Milan celebra i 125 anni della propria storia scendendo in campo con una maglietta storica, finisce senza reti la sfida tra rossoneri e Genoa. Ne approfitta il Bologna, che nel pomeriggio supera la Fiorentina e stacca di due punti proprio il Milan, col quale dovrà recuperare nel 2025 lo scontro diretto.
Al Meazza sterile pressione per tutto il primo tempo dei rossoneri, che chiudono i grifoni nella loro metà campo, senza però riuscire ad essere pericolosi dalle parti di Leali. Le statistiche non mentono, e si va al riposo con 12 tiri totali a 1 a favore della squadra di Fonseca, ma nello specchio ne arrivano solo 2, uno di Emerson Royal e l`altro di Jimenez, lanciato titolare insieme a Liberali. Nel secondo tempo il Milan cambia subito centravanti (Morata prende il posto di Abraham), ma è ancora Emerson Royal il più attivo nell`area avversaria, con Leali che in tuffo respinge il suo colpo di testa diretto a fil di palo. Col passare dei minuti le squadre si allungano e nascono diversi contropiedi su entrambi i fronti, senza però che si riesca mai ad arrivare ad impegnare i due portieri, che restano pressoché inoperosi fino al termine. Fonseca prova fino all`ultimo a sbloccare il risultato inserendo prima Camarda e poi Okafor, anche se il più vicino al gol è due volte Morata, che sfiora l`incrocio di sinistro e prende in pieno la traversa di destro.
Il Bologna si aggiudica di misura il derby dell`Appennino con un gol di Odgaard nella ripresa. Primo tempo equilibrato, con il vantaggio sfiorato da Gudmundsson, Cataldi e Ndoye, sostituito poi nell`intervallo per infortunio. La ripresa si apre con il palo colpito da Castro. La pressione dei rossoblù produce apprensione nelle retrovie gigliate, con De Gea che riesce ad opporsi alla prima conclusione di Odgaard al 55`, ma nulla può sul secondo tentativo dell`attaccante di Italiano al 59`. Il Bologna potrebbe raddoppiare con Holm, ma il difensore alza troppo la mira su ottimo servizio di Castro. Nel finale di partita, su traversone di Gosens, Richardson potrebbe pareggiare, ma la sua conclusione di testa è troppo debole per impensierire Skorupski, al quarto clean sheet casalingo consecutivo (il Bologna resta una delle 4 formazioni finora ancora imbattute tra le mura amiche, Juventus, Lazio e Inter le altre tre). Si ferma invece la striscia positiva dei viola dopo 8 vittorie consecutive, record del club come nel 1960.
Si muove il fondo della classifica, grazie ai successi di Hellas Verona, Como e Lecce. Gli scaligeri ritrovano il successo dopo quattro sconfitte di fila che avevano fatto traballare la panchina di Zanetti. Gli ospiti vanno subito in vantaggio, grazie alla deviazione di testa di Coppola al 5` su pennellata di Harroui. Lo stesso Harroui, che uscirà poi per infortunio, manca poco dopo il raddoppio su preciso assist di Lazovic. Dall`altra parte anche Man si divora una buona occasione sparando addosso a Montipò. L`incontro è pieno di ribaltamenti e al 19` Sohm deposita in porta il pareggio dopo la respinta di Ghilardi sul tiro di Bonny. Ritmo alto anche nella ripresa, che Pecchia ricomincia con Keita e Almqvist al posto di Hernani e Cancellieri. La mossa non dà i frutti sperati, perchè è ancora la formazione di Zanetti a trovare la via del gol, grazie al secondo centro in campionato di Sarr. Il nuovo vantaggio carica gli ospiti, che sulle ali dell`entusiasmo sfruttano gli spazi in contropiede e al 75` timbrano il terzo gol, con Mosquera che insacca il 3 – 1 ribattendo in porta il pallone dopo una parata di Suzuki. La doppietta di Sohm al novantesimo rende ancora più frizzante il recupero, ma nonostante il forcing finale dei ragazzi di Pecchia non arriva il primo pareggio in campionato dell`Hellas Verona, che sa solo vincere o perdere.
Il Como ha la meglio sulla Roma nei minuti finali dell`incontro, andando a concretizzare una supremazia esercitata per larga parte della gara, soprattutto nella ripresa. La formazione di Fabregas gioca con grande intensità, sospinta dalla vivacità di Strefezza e dalla classe di Paz, che centra la parte alta della traversa con una conclusione al 20` e costringe Svilar alla parata in due tempi prima del riposo. Nel secondo tempo Ranieri si presenta con Dovbyk al posto di El Shaarawy, ma sono sempre i lariani a tenere il pallino del gioco. Svilar risponde da campione su un missile di Fadera dal limite, Cutrone sfiora il palo e ancora l`estremo giallorosso respinge su Goldaniga. Dybala si fa sentire alla mezz`ora prima di lasciare il campo per Soulè, poi, quando il pareggio pare scritto, Cutrone dalla fascia mette in mezzo al 93` per l`accorrente Gabrielloni, che devia quel tanto che basta per il suo primo gol in A. L`attaccante ha segnato con la maglia del Como in tutte le categorie (A, B, C e D), mostrando nel finale anche tanta generosità regalando a Paz il pallone del definitivo 2 – 0 al 97`.
Secondo successo per il Lecce targato Giampaolo, che al via Del Mare supera il Monza costringendolo all`ultima posizione in classifica. Avvio arrembante dei salentini, che dopo 3 minuti sono già avanti grazie alla velocità con cui Tete Morente brucia Izzo per involarsi a superare Turati. Al 12` Krstovic dal dischetto potrebbe raddoppiare, ma il centravanti si fa neutralizzare da un ottimo Turati il rigore concesso per fallo su Dorgu da parte di Bianco. E` proprio Dorgu, poco prima dell`intervallo, a causare il clamoroso autogol che permette ai brianzoli di pareggiare, appoggiando direttamente nella sua porta di testa senza accorgersi che Falcone era uscito dalla porta. La reazione giallorossa è immediata, con Krstovic che si fa perdonare il precedente errore girando in porta di prima il nuovo vantaggio. Nella ripresa il Lecce controlla il risultato senza rischiare, se non nel finale quando Maldini ha una buona occasione, ma di sinistro calcia a lato della porta.
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