
Seconda vittoria nel giro di pochi giorni della Lazio contro il Napoli. Dopo l`eliminazione in Coppa Italia Frecciarossa la formazione di Conte perde in casa di misura, e deve per ora cedere il primato in classifica all`Atalanta. In testa si compattano ancora le prime cinque, con i bergamaschi a 34, i partenopei a 32 e subito dietro, a 31, il terzetto Inter, Fiorentina e Lazio, con le formazioni di Inzaghi e Palladino che viaggiano con una partita in meno.
Questa sera al Diego Maradona si è vista una partita molto combattuta. I padroni di casa si fanno vedere subito con una girata di McTominay, ma gli ospiti resistono alle folate degli azzurri grazie ad un`ottima organizzazione difensiva e ci vuole un gran Meret per respingere il sinistro di Isaksen. A inizio ripresa un potente destro da fuori area di Dele Bashiru fa tremare la traversa, mentre dall`altra parte è il palo esterno ad accompagnare fuori un colpo di testa di Anguissa. L`equilibrio si spezza al 79`, quando Noslin difende un pallone a centrocampo e lancia sulla fascia Isaksen, bravo a rientrare per trovare l`angolo più lontano alla destra di Meret, ingannato anche da una leggere deviazione di Olivera.
La squadra di Palladino infila l`ottava vittoria consecutiva, uguagliando il record storico del club ottenuto solo una volta in passato, nel 1960 sotto la guida di Carniglia. Gara vivace fin dalle prime battute, con Dodò che calcia fuori in diagonale e De Gea che risponde alla conclusione ravvicinata di Piccoli. Al 24` il gol che deciderà il match: Adli trova a centro area Beltran, sponda di quest`ultimo per l`accorrente Cataldi e palla a fil di palo per il terzo centro stagionale del centrocampista ex Lazio (già record personale in una stagione in A). Nel secondo tempo si vede un Cagliari più attivo, ma i sardi collezionano solo cross in serie verso Pavoletti, senza riuscire mai a impegnare seriamente De Gea, che archivia il sesto clean sheet nelle ultime nove uscite in campionato.
Show dell`Empoli al Bentegodi, dove i toscani indirizzano da subito la vittoria grazie allo scatenato Esposito, al rientro da titolare dopo 6 turni. Il centravanti di D`Aversa sblocca l`incontro al quarto d`ora dopo che il suo compagno di reparto, Pellegri, era appena stato sostituito da Colombo per infortunio. Dopo tre minuti arriva il raddoppio personale di Esposito, astuto a sorprendere Montipò sul primo palo. L`Hellas si sfilaccia e alla mezz`ora sono ancora gli ospiti ad andare a segno, con un tiro di Cacace reso imprendibile per il portiere gialloblù da una deviazione. Tengstedt al 35`, con una girata di prima che supera Vasquez pare riaprire l`incontro, ma subito arriva il poker, firmato da Colombo con un sinistro angolato dal limite, a rimettere tre gol di distanza tra le due formazioni. Zanetti ripresenta i suoi nel secondo tempo con Harroui al posto di Livramento, ma sono ancora gli ospiti a sfiorare la rete, sempre con Colombo e con un insidioso angolo diretto in porta di Anjorin. I gialloblù tengono meglio il campo rispetto al primo tempo, ma col passare dei minuti il divario troppo ampio nel punteggio porta i toscani a gestire il risultato senza soffrire.
Nel gelo del Penzo, in una partita condizionata da pioggia e forte vento, Venezia e Como impattano 2 – 2. Già in avvio Strefezza prova a sfruttare il vento per sorprendere Stankovic, però attento a deviare in angolo. A passare per primi sono i lagunari, quando al 17` il tiro di Nicolussi Caviglia, al quale va la paternità del gol, incoccia sulla sua traiettoria il tacco inconsapevole di Pohjanpalo, che rende la conclusione imprendibile per Reina. A inizio ripresa i comaschi ribaltano il risultato. Al 49` Candela, nel tentativo di rinviare un cross dalla sinistra, colpisce male la sfera e la spedisce nella propria porta. Pochi minuti più tardi Strefezza avrebbe la possibilità di raddoppiare, ma liberato davanti al portiere spara a lato del palo. Il vantaggio dei lariani arriva al 56`, quando Belotti gira di prima in porta un perfetto assist di Van Der Brempt. La partita offre continui ribaltamenti, ma ci vuole ancora il fattore meteo a determinare il pareggio. Oristanio dalla bandierina calcia verso la porta, ma arriva il vento a spingere il pallone ingannando Reina, non del tutto esente da colpe. Nel finale i lagunari troverebbero anche il terzo gol, sempre con un tiro da fuori di Nicolussi Caviglia, ma questa volta Pohjanpalo, toccando il pallone da leggera posizione di fuorigioco prima del gol, rende vana la prodezza del compagno.
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