
In attesa della super sfida di San Siro si forma un quartetto in vetta alla Serie A Enilive, con Atalanta, Fiorentina e Lazio che raggiungono il Napoli a 25 punti. Dietro ci sono Inter e Juventus a 24, per un campionato che si siede a cenare all`insegna di un equilibrio mai visto, con 6 squadre in 1 solo punto.
La Lazio vince allo U-Power Stadium sotto il segno di capitan Zaccagni, che nel primo tempo si esibisce con il suo destro a giro due volte, nella prima trova il palo, nella seconda il gol decisivo da tre punti. Gli ospiti han costruito il successo sulla fascia sinistra, dove oltre a Zaccagni si è esibito con le sue percussioni Nuno Tavares, a tratti imprendibile per tutta la difesa dei brianzoli. La formazione di Nesta ha avuto un paio di occasioni per pareggiare, ma Maldini e Dany Mota si sono mostrati imprecisi nel trovare lo specchio della porta. Con l`ingresso di Caprari nel finale è aumentata la pressione dei padroni di casa, ma a sfiorare il raddoppio è stata la Lazio prima con un bolide di Rovella, poi con Castellanos, sul quale Turati si è superato deviando in angolo a 5 dal termine.
Kean show a Firenze, dove il centravanti della Fiorentina realizza la sua prima tripletta in A. La formazione di Italiano parte con l`acceleratore pigiato e passa già al 4`, con Kean che suggerisce il filtrante a Beltran e lo chiude in diagonale beffando Montipò. La risposta dei gialloblù arriva al 18` con un missile di Serdar che dalla distanza infila il pallone sotto la traversa, rendendo vano il tuffo di De Gea. Nella ripresa la doppietta del centravanti della Nazionale che proietta la squadra a 25 punti, temporaneamente al primo posto: al 59` con una zampata su cross da calcio d`angolo, al 92` con una fuga solitaria conclusa con gol e successivo abbraccio con compagni e tifosi. La vittoria contro l`Hellas Verona allunga a 6 la striscia di successi consecutivi dei viola in campionato, mentre per gli scaligeri arriva il quinto stop esterno di fila.
L`Atalanta vince in rimonta e prosegue il momento positivo salendo a 25 punti, per qualche ora al primo posto insieme a Fiorentina e Napoli, in campo tra poco contro l`Inter. Al Gewiss Stadium, dove la formazione di Gasperini va a segno in campionato da 22 partite (striscia più lunga della storia bergamasca), passano per primi in vantaggio gli ospiti, con Kamara che nel recupero del primo tempo scaglia un violento diagonale sinistro da fuori che non lascia scampo a Carnesecchi. Si va al riposo con i friulani meritatamente avanti, visto che prima del gol avevano sfiorato la rete con Lovric, Davis e Payero (fermato dalla traversa). Nel secondo tempo il risultato cambia a favore degli orobici nel giro di 3 minuti grazie a Bellanova, subentrato all`infortunato Zappacosta a inizio ripresa. L`esterno al 56` crossa per Pasalic che firma il pari, 4 minuti dopo altro cross e questa volta Tourè interviene in scivolata deviando nella propria porta.
La Roma perde ancora e lo stop casalingo di oggi contro il Bologna costa la panchina a Juric, esonerato al termine dell`incontro. Ottima la prova dei felsinei, che salgono a 18 punti grazie alle ultime 3 vittorie consecutive. I felsinei perdono subito Ndoye, che sbatte violentemente la gambe contro il palo nel tentativo in scivolata di chiudere su un diagonale di Orsolini. Al suo posto, dal 23`, Karllson, che si rivelerà decisivo col suo primo gol in A. Ospiti in vantaggio al 25`, quando sull`angolo di Orsolini il più lesto in mischia è Castro. Si va all`intervallo con i rossoblù avanti di un gol, perchè l`occasione migliore, sui piedi di Soulè alla mezz`ora, produce soltanto una traversa. Nel secondo tempo Juric ricorre a forze fresche, ma è El Shaarawy a rimettere i suoi in parità con un colpo di testa che supera un non impeccabile Skorupski. La gioia del pareggio dura solo 3 minuti, quanti bastano a Orsolini per seminare il panico sulla destra prima di scagliare un diagonale che, complice la deviazione di Angelino, diventa imprendibile per Svilar. Svilar meno esente da colpe sul terzo gol, realizzato da Karlsson trovando il secondo palo sull`uscita bassa del portiere. I giallorossi riaprono ancora il match grazie al solito El Shaarawy che in diagonale trova un bellissimo tiro all`incrocio, ma il forcing finale non servirà ad evitare la seconda sconfitta consecutiva per 3 – 2.
Il segno X a San Siro manda alla sosta un campionato avvincente come poche volte in passato, con il Napoli a 26 punti e 4 squadre a 25, l`Atalanta, la Fiorentina, l`Inter e la Lazio. Un punto sotto la Juventus, a mettere le prime sei della classifica nel giro di 2 punti.
La gara del Meazza da subito mostra la grande dedizione dei ventidue in campo, con i nerazzurri a manovrare e il Napoli molto serrato, attento a non lasciare spazi. Thuram e Lautaro non vengono innescati per l`attenta disposizione del centrocampo azzurro, dall`altra parte Lukaku è più impegnato in copertura, cosicchè ci vuole un calcio da fermo per sbloccare la partita. Siamo al 23`, Kvaratskhelia calcia dalla bandierina e McTominay da due passi gira in porta dopo il tocco di Rrahmani. L`Inter fatica a reagire e si salva con Acerbi da una pericolosa ripartenza avversaria alla mezz`ora. Lo stesso Acerbi impegna nell`altra area Meret, che nulla può poco prima dell`intervallo sul siluro scagliato da Calhanoglu da fuori area. Si va al riposo sull`1 – 1.
Nella ripresa l`Inter aumenta la pressione alzando il proprio baricentro e crea diverse occasioni per ribaltare il risultato. Ci prova subito Dimarco dal limite, trovando il palo esterno a respingere il suo rasoterra. Al 71` rigore assegnato ai nerazzurri per fallo di Anguissa su Dumfries. Sul dischetto va il regista turco, ma lo specialista di Inzaghi fallisce il suo primo penalty in A calciando sul palo. E` l`episodio che spegne le energie dei padroni di casa, che all`ultimo secondo del recupero rischiano sulla girata di Simeone, alta di poco sulla traversa.
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