Il talento va coltivato, i giovani per crescere devono poter giocare. Parola di Roberto Mancini, che un giovane talento lo è stato e che da Ct ha sempre avuto il coraggio di lanciare i giovani, a volte ancor prima che sbocciassero nei club. Da Zaniolo a Gnonto, da Raspadori a Pafundi, è lungo l’elenco di chi ha avuto nella Nazionale una preziosa vetrina. Ma per poter fare il salto di qualità è necessario avere un minutaggio alto durante tutta la stagione e Mancini lo ha ribadito in occasione della presentazione della partnership tra FIGC e adidas rispondendo alla domanda di un cronista che gli chiedeva se anche l’Italia avesse il suo Bellingham: “Credo che l’Italia abbia 4-5 giocatori di questo livello, gli va dato tempo e fiducia. I giovani devono giocare, che sia in Italia o all’estero, e fare esperienza nei loro club per esserci utili. In Inghilterra, Germania e Olanda se uno è bravo lo fanno giocare”.
In Italia invece si preferisce ancora troppo spesso ‘l’usato sicuro’ e così per il Ct anche gli stage dedicati ai calciatori di interesse nazionale rappresentano un’occasione per scoprire nuovi talenti: “Stiamo andando a cercare ovunque giocatori giovani e quasi sconosciuti”, sottolinea Mancini confermando come sia un problema la penuria di attaccanti: “In passato mancavano difensori o centrocampisti, oggi non abbiamo grandissimi giocatori in avanti. Ma stiamo cercando di trovarli”. Anche all’estero un giovane può maturare, anzi misurarsi in un campionato straniero può essere una buona occasione per crescere, come confermano le ultime prestazioni positive di Scamacca in Inghilterra: “Sta facendo una buona esperienza, la Premier è difficile”.
E proprio con l’Inghilterra la Nazionale inizierà il 23 marzo a Napoli il suo cammino nelle qualificazioni all’Europeo di Germania 2024. Sarà la prima partita con la nuova maglia adidas, un percorso che proseguirà con la trasferta a Malta per poi lasciare spazio a giugno alla fase finale di Nations League: “Con l’Inghilterra non sarà un esordio semplice – avverte Mancini – la speranza è che tutti i ragazzi stiano bene fisicamente e siano convocabili. Vogliamo partire bene per poi preparare le finali di Nations League”. Il 25 gennaio l’Italia conoscerà l’avversaria che affronterà in semifinale il prossimo giugno, quando avrà l’occasione di alzare al cielo il secondo trofeo della gestione Mancini: “Croazia, Spagna e Paesi Bassi sono tre nazionali forti, una vale l’altra. L’importante per noi è vincere il titolo”.
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