“La Lazio è un avversario forte, mi aspetto che i ragazzi sappiamo salire di livello rispetto alle scorse prestazioni”. Luciano Spalletti parla in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Lazio.
Napoli che ha qualche emergenza infortunati:
“Abbiamo una rosa di un livello alto e siamo pronti ad affrontare ogni evenienza. Poi è chiaro che la squadra deve dare risposte che legittimino il nostro valore”.
“Ogni volta dobbiamo mettere in campo qualcosa di più per poter essere ad un livello superiore rispetto a ciò che abbiamo ottenuto in precedenza. Il primo che deve fare un esame sono io che devo trasmettere le giuste indicazioni ai calciatori.
Quanto è importante la partita di domani?
“Ha un peso diverso perchè veniamo da due risultati non buoni, naturalmente abbiamo davanti una squadra del nostro livello. La Lazio fa parte delle 7 squadre del condominio di testa”.
“Noi dobbiamo proseguire nel nostro lavoro senza farci condizionare dai risultati. Certo ci sono momenti della stagione in cui bisogna dare delle sterzate”.
Cosa è successo con il tecnico dello Spartak a fine gara?
“Per quanto mi riguarda, chi non mi saluta non merita che gli dia la mano. Nella gara contro l’Inter tutti i calciatori mi sono venuti ad abbracciarmi, nonostante si dicessero cose diverse nel mio rapporto con l’ambiente nerazzurro. Quello non è interessato a nessuno evidentemente”.
Domani ci sarà una anticamera del match dedicato alla celebrazione di Maradona. Può darvi una energia superiore?
“Maradona è sempre nei nostri pensieri, sia dei calciatori che dei tifosi. La grandezza di Diego è presente in qualsiasi posto che noi frequentiamo. Personalmente per me ciò che è fondamentale è il vuoto che ha creato quando è venuto a mancare. Uno smarrimento emblematico della sua grandezza. Dire che è stato il più forte calciatore al Mondo è riduttivo, perchè aveva un’anima profonda che va oltre il calcio. E’ stato capace di far diventare grandi tutti coloro che aveva vicino”.
Sarri che avversario è come tecnico?
“E’ un allenatore che dà grande organizzazione alla propria squadra, che sa sempre dove deve andare a colpire. Oltretutto la Lazio ha una rosa di alto livello e sarà un avversario davvero impegnativo”.
“Bisognerà tenere le linee strette e avere una squadra corta perchè non bisogna lasciare spazi ed avanzare compatti”.
Quanto mancherà Osimhen?
“Victor è un attaccante di caratteristiche uniche. Però abbiamo due attaccanti quali Petagna e Mertens che hanno qualità diverse ed efficaci. Abbiamo una rosa profonda e completa, quindi restiamo tranquilli per raggiungere il percorso che ci siamo prefissati“.
“Bisogna raffinare un po’ la fase offensiva, certamente bisogna sempre crescere e fare qualcosa di più. Ma in assoluto questa squadra di gol ne ha fatti tanti sinora“.
Mertens potrebbe essere la chiave di volta della squadra?
“Dries è un calciatore che sa fare benissimo tutti i ruoli in attacco. E’ capace di poter incidere in partita anche senza una posizione definita. E’ un attaccante che i difensori hanno sempre difficoltà a marcare rispetto a un centravanti classico e più individuabile”.
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