
Antonio Colantonio: “Siamo qui dopo il progetto dello scorso anno che ormai è naufragato. Purtroppo non tutte le ciambelle escono col buco.
Quest’anno speriamo che ci sia una Turris che ci faccia divertire, che ci regali soddisfazioni e che sia una Turris che faccia parlare tutti.
La nostra squadra due anni fa veniva presa come un modello per tutta la Serie C, non solo nel nostro girone. È un ritorno al passato, non al futuro, con un allenatore che già conosciamo. Cercheremo di creare l’organico giusto per fare una stagione piena di divertimento e che ci faccia rimanere in questa preziosa categoria.”
Cosa è cambiato dallo scoraggiamento del mese scorso ad oggi: “È cambiato tanto perché c’è Mario Russo che è un imprenditore importante, tante cose mi hanno fatto cambiare idea, vedo che c’è volontà di fare cose diverse, si sta creando una sinergia di gruppo che mi aiuterà ad andare avanti.”
Sulle istituzioni: “Le istituzioni vanno benissimo. Il sindaco mi ha voluto incontrare e ha dimostrato la vicinanza alla Turris facendo cose concrete che non vi dirò. Oggi le istituzioni camminano a braccetto con la Turris, prima il rapporto era forte, ora è fortissimo.”
Un discorso sulle motivazioni: “Tutti iniziano per vincere, l’onestà mi dovrà sempre contraddistinguere, quando a Maggio ho detto quelle cose è perché tante cose non c’erano, molte persone hanno detto tante fesserie. Se siamo in pochi oggi è perché tanti altri che hanno parlato non hanno detto nulla di concreto. Mio fratello mi ha dato la forza di continuare, l’entrata a gamba tesa di Giuseppe Colantonio e l’entrata di Mario Russo hanno fatto che io sia qui.
Ci sono state persone che stavano facendo fallire la Turris e qui mi prendo le responsabilità, hanno rischiato di non farci iscrivere. Noi non abbiamo mai avuto una problematica, ho visto tante iscrizioni, tante polizze assicurative, noi abbiamo una fideiussione bancaria invece, e chi è del mestiere sa cosa significa.”
Sul momento in cui ha capito che la scelta migliore era Caneo: “Ho capito che Bruno Caneo era la scelta migliore quando è andato via, non volevo che se ne andasse.
Nel calcio i tuoi dipendenti mettono la casacca addosso e la tolgono con troppa facilità. Lui invece aveva lasciato bene e ci eravamo lasciati con diversi obiettivi, la scelta era condivisa.”
Giuseppe Colantonio: “Innanzitutto ringrazio mio fratello che mi fa sentire orgoglioso di partecipare a questa grande società che ha una storia immensa. Ho sempre creduto nello sport. Ha fatto bene a tutti i popoli ed è stato la base che ha fatto crescere un popolo. Siamo al settimo anno, ho sempre supportato e sopportato mio fratello, siamo sempre stati uniti e sono contento che ci sia il mister Caneo, perché è stato colui che ha dato più splendore alla nostra società. Onore alla nostra grande società, la Turris e speriamo di fare anche quest’anno cose fatte bene.”
Potremmo vederlo più presente nei nuovi ranghi societari: ” Sono sempre presente, anche se non fisicamente, ma ci sono sempre.
Quest’anno darò ancora di più il mio contributo.”
Un discorso sulle motivazioni: “Quando parla mio fratello, parlo anche io, a noi non è mai piaciuto perdere, è la base del nostro carattere. Siamo uomini che si mettono sempre in discussione. Noi ce la mettiamo tutta per portare avanti la società. Quale simbolo più grande può esserci di non deludere le persone?”
Mister Bruno Caneo: “Vi ringrazio. Quello che mi ha detto mia moglie quando sono tornato a Torre del Greco? Mi ha detto che sono tornato a casa. Qui c’è stata la mia migliore esperienza da quando sono allenatore. Credo nel progetto di crescita, credo di non porsi mai i limiti. Non è facile avere un legame così duraturo, mi permetterà di lavorare con serenità. Dobbiamo dare un’immagine di squadra volitiva e che si faccia rispettare.
Mi aspetto che la gente torni allo stadio, questo sta a noi perché dobbiamo invogliare i tifosi a tifare la Turris. È un progetto con prospettive importanti e penso che il lavoro paghi.”
Su quanto ci vuole per riprendere ciò che ha lasciato un anno fa: “Sicuramente arriveranno calciatori funzionali, giovani, giocatori che vorranno fare di più di rimanere nell’anonimato. Bisognerà avere fame e determinazione, poi è chiaro che nel collettivo questa forza genera energie.
Sono fiducioso che in poco tempo si ritroverà quella sinergia.”
Sui calciatori che vorrebbe: “Vorrei una rosa definitiva al 90% per arrivare a Gennaio. Se su dieci giocatori nuovi me sbagliamo due, è tanta roba.”
Sul suo ritorno e sul suo vecchio arrivo: “Quando sono arrivato la situazione era una situazione devastante, usciva un allenatore ben voluto dalla città e arrivava un allenatore con poche esperienze se non con qualche collaborazione in Serie A con allenatori importanti. Sono cose diverse.
Facendo un programma a lunga scadenza e di crescita di società per quando riguarda un salto di categoria, per me sono basi importanti. C’è una mentita diversa sia da parte loro che da parte mia. Io non sono mai andato via, sentivo spesso tutti gli amici che ho qua a Torre del Greco.”
Sulla squadra che ha lasciato e sul nuovo obiettivo: “In questo momento siamo alla ricerca di dare stabilità alla squadra, poi se siamo lì a dare del filo da torcere sul campo, non ci tireremo indietro. Dobbiamo dare soddisfazione a chi paga e a chi fa sacrifici.”
Se considera replicabile quello storico piazzamento play-off: “Nella mentalità deve essere la stessa. Se non c’è fame non si raggiunge alcun obiettivo.”
Su Caneo Landia: “È stimolante, soprattutto se andiamo a giocare su determinati campi e gli avversari iniziano a stare sul chi va là. I ragazzi devono farsi rispettare. Alla fine della partita voglio che la partita sia stata fatta e non guardata, voglio che la squadra sia aggressiva, dinamica.”
Mario Russo: “Sono onorato di questa partnership che c’è stata col presidente Colantonio. Avendo un’azienda che lavora su questo territorio mi è sembrato giusto fare questa collaborazione. Speriamo che anche il campo ci dia soddisfazioni.”
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