
Dopo 11 anni, il Milan è di nuovo ai quarti di UEFA Champions League. A Londra, i Rossoneri pareggiano 0-0 contro il Tottenham di Antonio Conte e si qualificano in virtù del successo di misura conquistato a San Siro. Un traguardo fortemente voluto e meritato dalla squadra di Stefano Pioli, che ha giocato nel finale in superiorità numerica per l’espulsione di Cristian Romero e ha colpito anche un palo con Divock Origi.
Il primo tempo dei Rossoneri, confermati con la difesa a tre, è ottimo per personalità e gestione della gara. La migliore chance la squadra di Pioli la costruisce con Junior Messias, che sugli sviluppi di una punizione salta il suo marcatore Ben Davies ma spedisce fuori con il destro in diagonale.
La risposta degli Spurs è affidata a Kane. L’attaccante e capitano della squadra riceve lo scarico di Emerson Royal, liberato da Dejan Kulusevski, e calcia: Mike Maignan non si lascia ingannare dalla deviazione di Malick Thiaw e si salva con il piede.
Il Milan parte forte nella ripresa e Brahim Díaz ha una grande occasione per sbloccare il risultato, ma Fraser Forster – sostituto di Hugo Lloris – riesce a neutralizzare il destro sotto misura dello spagnolo: il successivo destro di Rafael Leão termina a lato.
C’è lavoro anche per Maignan, che alza in corner il destro di Pierre-Emile Højbjerg che prova a “chiamare” la spinta del pubblico. Conte prova a dar peso all’attacco, inserendo il brasiliano Richarlison al posto del connazionale Emerson Royal, ma a dodici minuti dalla fine i londinesi restano in dieci per l’espulsione dell’ex atalantino Romero, che rimedia il secondo giallo per un fallaccio su Theo Hernandez.
Il finale, anzi il recupero, regala forse le emozioni più grandi della partita. Maignan si salva da campione sul colpo di testa di Kane, sulla successiva transizione il subentrato Origi colpisce un palo clamoroso a Foster battuto. Poco importa, il Milan e Pioli possono far festa: sono di nuovo tra le migliori otto d’Europa.
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