Catanzaro – Turris 1-0, Fontana: ‘Adesso c’è da pensare a come tirarci fuori da guai’
“ Si può e si deve ripartire dal secondo tempo del Ceravolo. Condivide?”
Fontana: “Più che dal secondo tempo si deve ripartire dal fare le cose bene perchè si può fare bene dovunque e contro chiunque. Bisogna tenere alto il livello d’attenzione da parte di tutti. Anche oggi contro il Catanzaro dovevamo e potevamo gestire meglio gli ultimi minuti che non mi sono piaciuti nella maniera più assoluta. Ho visto gente andava per conto proprio e non stava ragionando da squadra. Questa cosa mi ha fatto arrabbiare davvero parecchio. Dovevamo gestire meglio la superiorità numerica perchè avevamo la possibilità di affondare il colpo. Poi se avremmo pareggiato o meno nessuno può saperlo, ma potevamo fare meglio per la qualità che avevamo in mezzo al campo ed abbiamo sfruttato male”.
”cambi di oggi sono stati fatti in funzione dello scontro diretto col Monterosi?”
Fontana: “Le scelte di oggi sono state dettate dalla necessità. Non ci sono schemi fissi, stiamo andando lì dove la necessità ci porta a fare. Purtroppo eravamo contati in alcune zone del campo. Ho cercato di lavorare su alcuni principi di gioco in base necessità e la disponibilità ragazzi. In alcuni settori eravamo corti. Questo però, in generale, non mi spaventa. Per esempio nel preparare la gara ho dovuto cambiare più volte la formazione. Ho avuto il forfait di Frascatore, poi anche a centrocampo qualcuno è venuto meno”.
“Opinione sul mercato, se si ritiene soddisfatto e se la ritiene una Turris più forte o completa rispetto a prima”
Fontana: “Non faccio discorsi di soddisfazione o meno per quanto riguarda il mercato. Adesso c’è da pensare a come tirarci fuori da guai, lavoriamo con quello che c’è. Il mercato è un discorso che lascia, a mio avviso, il tempo che trova. Da domani dobbiamo pensare alla gara con il Monterosi”.
“La difesa a tre vista nel secondo tempo è da intendersi come soluzione estemporanea per contenere il Catanzaro sulle fasce o come una reale opzione dal primo minuto anche per le future partite?”
Fontana: “L’ho detto già domenica scorsa, passo per un allenatore integralista del 4-3-3 ma non è così perché poi la gara ti dice tante cose. Ho a disposizione ragazzi che hanno un vissuto che mi permettono di variare alcune posizioni in campo. Sono legato ai principi e non al modulo. Non metto davanti il mio credo calcistico, quello che deve funzionare è la squadra . Cercherò di strutturare una squadra che sappia giocare in tutti gli effettivi nei posti dovuti. È possibile continuare con il 4-3-3 oppure anche con una difesa a tre come visto oggi nel secondo tempo”.
“Può confermare che la società fino al Potenza gli ha concesso la facoltà di rinunciare al minutaggio?”
Fontana: “Vale un po’ quanto ho detto prima in merito al giudizio sul mercato. A me interessa lavorare e studiare le partite. Vi posso assicurare, con estrema sincerità e serenità, che Fontana vuole la salvezza della Turris, così come tutti quelli che ne fanno parte. Per questo faremo tutto quanto è possibile per raggiungere questo obiettivo”.
“Ci può spiegare il momento di Giannone: oltre una condizione da recuperare anche oggi quando è entrato è stato totalmente assente dal gioco e lontano continuamente dal pallone. In quei pochi avuti ha sempre fatto la scelta sbagliata. In questi due spezzoni di partita non è riuscito mai a dare un impatto come Leonetti qualche settimana fa”
Fontana: “La prestazione di Giannone è dettato essenzialmente dal suo stato di non forma, ma lo sapevamo benissimo. E’ la prima settimana che lavora con me. C’è da mettere lavoro nelle gambe, forza e brillantezza. Stesso discorso vale per Leonetti il quale attraverso la partita sta provando a trovare la forma migliore. Anche lui è lontano dall’essere quel calciatore che tutti conosciamo. Entrambi stanno facendo il massimo per quello che è il momento. A lungo andare cresceranno”.
“C’è una rottura totale con Taugordeau oppure si rivedrà in campo nelle prossime partite?”
Fontana: “Non c’è nessuna rottura. Ripeto un concetto: esiste la Turris, uno stemma da rispettare e una categoria da salvare. Il resto sono discorsi che lasciano il tempo che trovano. Noi dobbiamo lavorare e lavorare per uscire da questa situazione”.
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