La Commissione accoglie con favore l’adozione da parte del Consiglio dell’ottavo pacchetto di sanzioni che colpiscono duramente la Russia per la sua aggressione nei confronti dell’Ucraina. Questo pacchetto, che è stato strettamente coordinato con i nostri partner internazionali, risponde al continuo inasprimento e alla guerra illegale che la Russia conduce contro l’Ucraina, anche annettendo illegalmente alcuni territori ucraini sulla base di “referendum” fittizi, mobilitando truppe supplementari e proferendo chiare minacce di un attacco nucleare.
Il pacchetto introduce nuovi divieti di importazione dell’UE per un valore di 7 miliardi di € per ridurre le entrate della Russia, nonché restrizioni all’esportazione, che priveranno ulteriormente il complesso militare-industriale del Cremlino di componenti e tecnologie chiave e l’economia russa di servizi e competenze europei. Le sanzioni privano inoltre l’esercito russo e i suoi fornitori di altri beni e attrezzature specifici necessari per condurre la guerra sul territorio ucraino. Il pacchetto di misure pone inoltre le basi del quadro giuridico necessario per attuare il tetto sul prezzo del petrolio previsto dal G7.
Il pacchetto di misure consta in particolare dei seguenti elementi:
Ulteriori inserimenti nell’elenco
Sono stati aggiunti nuovi nominativi nell’elenco delle persone e delle entità soggette a sanzioni. Si tratta di persone e entità coinvolte nell’occupazione russa, nell’annessione illegale e nei “referendum” fittizi nei territori (oblasts) occupati delle regioni di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia. Sono state inserite anche persone ed entità che operano nel settore della difesa, tra cui alti funzionari militari e ufficiali militari, nonché imprese che sostengono le forze armate russe. Alcune misure dell’UE continuano a riguardare le persone responsabili della disinformazione sulla guerra.
Le misure restrittive dell’UE si applicano ai principali responsabili politici, oligarchi, alti funzionari militari e propagandisti che minano l’integrità territoriale dell’Ucraina.
Estensione delle restrizioni alle regioni di Kherson e Zaporizhzhia
L’ambito geografico delle misure restrittive in risposta al riconoscimento delle zone non controllate dal governo delle regioni ucraine di Donetsk e Luhansk e all’ordine impartito alle forze armate russe di entrare in tali zone è stato esteso fino a coprire tutte le zone dell’Ucraina non controllate dal governo nelle regioni di Donetsk, Luhansk, Zaporizhzhia e Kherson.
Nuove restrizioni all’esportazione
Sono state introdotte ulteriori restrizioni all’esportazione volte a ridurre l’accesso della Russia a prodotti militari, industriali e tecnologici, nonché la sua capacità di sviluppare il settore della difesa e della sicurezza.
Si tratta tra l’altro del divieto di esportazione del carbone ivi compreso il carbone da coke (utilizzato negli impianti industriali russi), di determinati componenti elettronici (presenti nelle armi russe), di articoli tecnici utilizzati nel settore dell’aviazione, nonché di alcune sostanze chimiche.
È stato aggiunto il divieto di esportare armi di piccolo calibro e altri beni a norma del regolamento anti-tortura.
Nuove restrizioni all’importazione
Sono state decise ulteriori restrizioni all’importazione per un valore di quasi 7 miliardi di €.
Le restrizioni riguardano, tra l’altro, il blocco delle importazioni di prodotti siderurgici finiti e semilavorati russi (con un periodo di transizione per alcuni semilavorati), macchinari e apparecchiature, materie plastiche, veicoli, tessili, calzature, cuoio, ceramica, alcuni prodotti chimici e gioielli non in oro.
Applicazione del tetto sul prezzo del petrolio stabilito dal G7
Il pacchetto adottato oggi segna l’inizio dell’attuazione, in seno all’UE, dell’accordo del G7 sulle esportazioni di petrolio russo. Mentre il bando dell’UE sulle importazioni di petrolio greggio russo trasportato per via marittima rimane pienamente in vigore, il tetto sul prezzo, una volta attuato, consentirebbe agli operatori europei di garantire il trasporto di petrolio russo verso paesi terzi, a condizione che il prezzo rimanga al di sotto di un “tetto” prestabilito. Questo provvedimento contribuirà a ridurre ulteriormente le entrate della Russia, preservando nel contempo la stabilità dei mercati mondiali dell’energia che continueranno ad essere approvvigionati. Contribuirà anche a contrastare l’inflazione e a mantenere stabili i costi dell’energia in un periodo in cui i costi elevati, in particolare quelli dei carburanti, sono fonte di grande preoccupazione per tutti gli europei.
Questa misura è oggetto di uno stretto coordinamento con i partner del G7. Entrerebbe in vigore dopo il 5 dicembre 2022 per il greggio e il 5 febbraio 2023 per i prodotti petroliferi raffinati, dopo un’ulteriore decisione del Consiglio.
Restrizioni relative alle imprese statali
Il pacchetto odierno vieta ai cittadini dell’UE di ricoprire cariche negli organi direttivi di determinate imprese statali.
Vieta inoltre tutte le operazioni con il registro navale russo, inserendolo nell’elenco delle imprese statali soggette a divieto di transazione.
Servizi finanziari, di consulenza informatica e altri servizi alle imprese
I divieti esistenti in materia di cripto-attività sono stati inaspriti vietando tutti i portafogli, i conti o i servizi di custodia di cripto-attività, indipendentemente dall’importo del portafoglio (precedentemente vigeva un limite di 10000 €).
Il pacchetto amplia la portata dei servizi che non possono più essere forniti al governo russo o a persone giuridiche stabilite in Russia: tra questi figurano adesso anche le consulenze informatiche e legali e i servizi di architettura e ingegneria. Si tratta di misure importanti in quanto in grado di indebolire la capacità industriale della Russia che dipende fortemente dall’importazione di tali servizi.
Impedire l’elusione delle sanzioni
L’UE ha introdotto un nuovo criterio di inserimento nell’elenco, che le consentirà di sanzionare le persone che agevolano le violazioni del divieto di aggirare le sanzioni.
Ulteriori informazioni
Le sanzioni dell’UE nei confronti della Russia si stanno dimostrando efficaci. Minano la capacità della Russia di fabbricare nuove armi e riparare quelle esistenti e ostacolano il trasporto di materiali.
Le implicazioni geopolitiche, economiche e finanziarie delle continue aggressioni dell’Ucraina da parte della Russia sono evidenti, in quanto la guerra ha perturbato i mercati mondiali dei prodotti di base, in particolare dei prodotti agroalimentari e dell’energia. L’UE continua ad adoperarsi affinché che le sue sanzioni non abbiano un impatto sulle esportazioni di energia e di prodotti agroalimentari dalla Russia verso paesi terzi.
In quanto custode dei trattati dell’UE, la Commissione europea monitora l’applicazione delle sanzioni nell’insieme dell’UE.
L’UE è unita e solidale con l’Ucraina e continuerà a sostenere l’Ucraina e il suo popolo insieme ai partner internazionali, anche attraverso un ulteriore sostegno politico, finanziario e umanitario.
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