Turris- Il tifo non organizzato apre le porte a Gaglione e Colantonio

Riceviamo e pubblichiamo una lettera arrivata in redazione di un gruppo di tifosi corallini .”Partendo dal presupposto che la Turris, la maglia, il logo e la storia sono di proprietà della tifoseria tutta, ci teniamo a precisare che chi scrive non appartiene a nessun movimento di tifo organizzato ne’ ha mai aderito a nessuna struttura societaria. Queste parole sono dettate solo ed esclusivamente dall’amore e della passione per il rosso corallo.
Dopo la più fallimentare e ridicola gestione dal 1944 ad oggi, ad opera dell’indegno stabiese, fare di peggio risulterebbe difficile se non impossibile. La drammatica esperienza che abbiamo maturato ci rende, quindi, consapevoli di una cosa: chiunque dovesse prendere il timone, dovrebbe avere un minimo di cognizione di causa, nonchè detenere un minimo di disponibilità economica e competenza sportiva tali da consentire il mantenimento dignitoso della categoria. Senza uno stadio adeguato ed un progetto serio, i sogni di gloria per Torre del Greco saranno sempre utopia, ma ciò non deve significare che chiunque possa arrogarsi il diritto di calpestare il nome della nostra Turris: la maglia corallina non è per tutti. Riconosciamo che determinate figure, in passato, non hanno certamente condotto la nostra Turris sul tetto d’Europa, ma certi vergognosi scenari che abbiamo poi visto con Giuseppe Giugliano erano lontani anni luce. Pertanto confidiamo nella competenza calcistica di queste persone che, attualmente, risulta essere l’unica cosa reale in una Torre del Greco imprenditoriale sempre più distaccata dalla squadra della propria città.
La nostra è una presa di posizione da semplici tifosi, di coloro i quali sono felici se le cose vanno bene e contestano se vanno male. Attaccati alla maglia e a null’altro, pertanto scevri da ogni politica e dinamica societaria. Invitiamo quindi la città tutta ad aprire gli occhi e a proseguire determinata verso i propri obiettivi, in special modo a chi è di Torre del Greco ed è intenzionato ad investire nella Turris di oggi e in quella che sarà.La nostra è una presa di posizione da semplici tifosi, di coloro i quali sono felici se le cose vanno bene e contestano se vanno male. Attaccati alla maglia e a null’altro, pertanto scevri da ogni politica e dinamica societaria”