Sulla partita: “Tutte le partite sono decisive, adesso ne mancano 5, ci sono molti scontri diretti, dobbiamo essere pronti a fare questo tipo di gara. Siamo andati in difficoltà quando siamo andati in inferiorità numerica, finché siamo stati in parità, potevamo andare sul 3-0 tranquillamente. Non posso dimenticare chi non sta giocando. Vorrei potere accontentare tutti, ma più di 11 non possono giocare, più di 5 non possono entrare. È battaglia tutte le domeniche.”
Sul saper soffrire: “Dobbiamo avere le consapevolezza dei valori, dobbiamo avere l’umiltà e la voglia di soffrire. Siamo rimasti in inferiorità numerica e tutti hanno dato quel qualcosa in più che ha colmato la differenza.
Il Catania è stato costruito per avere un campionato diverso, questo deve darci consapevolezza, ma non dobbiamo essere presuntuosi, anche perché basta guardare la classifica per farci il segno della croce.”
Sulla vittoria: “C’è da fare un ringraziamento al pubblico, si sentiva proprio che c’era questo fluido positivo che ci aiutava a tenere duro e a non mollare. I calciatori hanno dato quel qualcosa in più e hanno sopperito all’inferiorità numerica.”
Su Jallow: “Abbiamo cambiato qualcosa sul profilo della posizione, secondo me deve guardare più la porta e attaccare la profondità, così facendo può creare situazioni importanti per noi. Poteva fare anche il terzo gol, mi hanno detto che ci fosse il rigore per noi su quell’azione, ma l’arbitro ha fatto una bella partita.
Su Casarini: “È tornato a tempo pieno da venerdì, deve trovare la miglior condizione. L’ho messo dentro perché sa gestire le situazioni e la palla. È un calciatore che ha i tempi di gioco e sa cosa fare e quando.”
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