La Juventus supera di misura la Fiorentina all’Allianz Stadium e rafforza il terzo posto, staccando il Bologna di 4 lunghezze. Bianconeri determinati fin dall`avvio di gara. Nei primi venti minuti i padroni di casa si vedono annullare due gol per nette posizioni di fuorigioco (di Mckennie al 6` su sponda di Gatti e di Bremer al 12` sugli sviluppi dell`azione dopo la traversa colpita da Gatti). Dopo essere entrato nei due gol annullati Gatti si prende la gloria personale del gol, ribattendo in porta da due passi dopo il legno colpito di testa da Bremer al 20`. Alla mezz`ora terzo gol annullato alla squadra di Allegri, ancora a causa di McKennie che danza sul filo dell`offside prima di servire di testa Vlahovic. Italiano presenta i suoi con due facce nuove a inizio secondo tempo (dentro Sottil e M. Lopez) e la Fiorentina pare da subito più in partita rispetto ai primi quarantacinque minuti. E` ancora però Vlahovic ad avere la prima palla gol del secondo tempo, ma l`attaccante di Allegri, lanciato a rete, si fa recuperare dalla difesa avversaria. Al 74` l`occasione più nitida degli ospiti, costruita da Nico Gonzalez che da fuori area lascia partire di sinistro un tiro a giro destinato all`incrocio. Sulla traiettoria si lancia però Szczesny, che tocca con un intervento prodigioso quel tanto che basta per mandare la palla sulla traversa. I viola imprecano la sfortuna e mantengono il triste primato di squadra che ha colpito in stagione il maggior numero di legni (18, ben 6 di Nico Gonzalez). Nel finale ancora pericolosa la Fiorentina, con Beltran che tira a botta sicura, ma trova sulla traiettoria diretta in porta il compagno Nzola a respingere la sua conclusione.
Napoli dai due volti allo U-Power Stadium, dove gli azzurri chiudono il primo tempo sotto di un gol, per scatenarsi nella ripresa, quando realizzano 4 reti nel giro di 13 minuti. Brianzoli in vantaggio già al 9`, quando Djuric sfrutta al meglio di testa un cross di Zerbin. Partenopei vicini al pareggio prima del riposo, quando prima Osimehn e poi Kvaratskhelia non riescono ad approfittare di una leggerezza di Di Gregorio. Nel secondo tempo si scatena la squadra di Calzona, che va a segno al 55` con un incredibile stacco di testa di Osimhen, al 57` con uno strepitoso sinistro al volo da fuori area di Politano, al 61` con un altro sinistro dal limite di Zielinski e al 68` con un tocco a due passi dalla porta di Raspadori a riprendere una corta respinta del portiere. Un gol “normale”, quello dell`ex attaccante del Sassuolo, in mezzo a tanti capolavori, perchè anche Colpani, sul 3 – 1, aveva accorciato le distanze con un bellissimo tiro a giro dalla distanza. Quello di Raspadori va in cronaca però come gol più veloce in questa stagione di un subentrato (21 secondi dal suo ingresso in campo). Il Napoli di Calzona macina gol (dall`arrivo del nuovo mister, in sette partite, gli azzurri han segnato al momento più di tutti, 15 reti) e si avvicina al sesto posto dell`Atalanta.
In zona salvezza cambia tutto da un turno all`altro. In attesa della partita di domani sera dell`Udinese ci sono 7 squadre raggruppate in 5 punti, con il rush finale che promette sorprese ed emozioni, come nelle partite di oggi pomeriggio di Cagliari ed Hellas Verona. La formazione di Ranieri va sotto di un gol (ancora a segno da titolare Scamacca) e poi ribalta il match, trovando a due minuti dal novantesimo il colpo di testa vincente di Viola (il pari lo aveva segnato Augello con un sinistro a porta spalancata). Si fa rimontare dal Genoa invece quella di Baroni, che passa in vantaggio col solito Bonazzoli all`8, ma poi subisce due reti, da Ekuban al 45` (carambola fortunosa con Lazovic) e da Gudmundsson al 58` (tap in dopo respinta d`istinto di Montipò su Vasquez, che già aveva colpito una traversa nel primo tempo). Cagliari che sale a 30 punti e guida il gruppone delle squadre in lotta per la salvezza, discorso che ormai non riguarda più il Genoa, praticamente salvo con i 38 raggiunti stasera.
Allo Stirpe un punto a testa per Frosinone e Bologna, proiettate su diversi obiettivi che restano alla portata dopo il punto di oggi. La formazione di Di Francesco va vicino al gol due volte nel primo tempo, trovando sempre un attento Skorupski a respingere sul tiro di Cheddira al 9` e sul colpo di testa di Okoli al 27`. Nella ripresa esce la qualità dei rossoblù, che sfiorano il gol con un tocco sottoporta di Castro all`84` e lo mancano clamorosamente con Ndoye al 94`, quando l`esterno di Motta prima colpisce la traversa e poi, a porta spalancata, riprende il pallone per spedirlo fuori.
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