Sbarchi a raffica e soccorsi in mare a pieno ritmo nelle acque del Mediterraneo. L’esodo non si ferma e l’unica “legge” che conta per chi fugge da guerre, violenze e carestie è quella della disperazione. Attraversano il Mediterraneo, arrivano vicino alle nostre coste, rischiano di morire affogati e bisogna salvarli. Lunedì la guardia costiera italiana ha dovuto soccorrere i migranti di tre naufragi al largo delle isole mediterranee di Lampedusa e Malta. Mancano, rileva Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” più di 20 persone. Dall’inizio dell’anno sono sbarcati in Italia oltre 18mila profughi (più di 2mila i minori non accompagnati), nello stesso periodo del 2022 erano stati 5.976 e nel 2021, 4.300. Il decreto sulle Ong non è servito dunque a limitare gli arrivi, semmai ha reso più difficili le operazioni di salvataggio. E le vittime sono aumentate. Responsabilità e umanità fanno la differenza. Altro che “pugno di ferro”. Di seguito il link dei video girati falla Guardia Costiera italiana durante le operazioni di soccorso:https://www.itemfix.com/v?t=33a6k8
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