Con l’introduzione a livello nazionale dell’obbligo di fatturazione elettronica dal primo gennaio scorso, a distanza di pochi mesi sono stati elaborati i primi dati ufficiali riguardanti l’emissione del nuovo documento fiscale.
Analizzando i dati, la Campania è la regione del Sud Italia che ha prodotto il maggior numero di fatture elettroniche, con 6.947.742 invii effettuati in questa prima parte del 2019.
Oltre la metà dei quasi sette milioni di fatture è stata messa nell’area di Napoli, a seguire Salerno, mentre sono sotto la soglia di un milione di invii le altre province come Caserta e Avellino.
Chiude la classifica la provincia di Benevento, dove sono state 231.779 le fatture emesse durante il primo mese di obbligo.
Per quanto riguarda i dati nazionali, il primo mese di esercizio ha visto la presentazione di 228 milioni di fatture, inviate da oltre 2,3 milioni di operatori, con una media di circa 100 e-fatture per ognuno di essi.
Nel mese di febbraio l’emissione di fatture elettroniche è stata doppia rispetto a gennaio, con in testa la Lombardia con oltre ottanta milioni di trasmissioni.
Una nuova norma che sta iniziando a entrare a regime, nonostante devono ancora essere superate alcune difficoltà legate ai sistemi informatici e alle procedure applicate.
Molte aziende e liberi professionisti hanno scelto di appoggiarsi ad appositi software per la gestione della fattura elettronica, come quello di Danea, azienda che da oltre 20 anni realizza gestionali dedicati ad aziende, commercianti, professionisti e amministratori di condominio.
Tornando ai dati raccolti, è possibile tracciare anche un quadro riguardante i settori dove sono state emesse il maggior numero di fatture elettroniche.
Al primo posto troviamo il commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di veicoli e motocicli, che ha fatto segnare 55.750.194 invii effettuati da 550.039 operatori.
Nel manifatturiero ci sono oltre venti milioni di fatture emesse, mentre superano soglia dei dieci milioni i file inviati dalle attività di noleggio, agenzie di viaggio, e servizi di supporto alle imprese.
I più attivi nell’invio di fatture elettroniche sono i concessionari e le autofficine, seguiti dai liberi professionisti, costruttori, manifatture, agenti immobiliari, alberghi e ristoranti.
Un bilancio sicuramente positivo, che dimostra come alcune iniziali perplessità sono state superate, con soddisfazione in primis dell’Agenzia delle Entrate, coinvolta in prima battuta per cercare di risolvere i dubbi e problemi collegati al nuovo corso di fatturazione digitale.
Interessanti saranno i dati prossimi relativi al semestre di invio fatture, che potranno tracciare un quadro più rappresentativo di quale sarà l’effetto sul sistema di fiscalità italiano di questo nuovo sistema di fatturazione
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