Il Barcellona va ai quarti di finale di Champions League. Il Napoli tiene aperta la qualificazione per abbondanti 80 minuti dimostrando di valere lo spessore di un palcoscenico nobile di livello internazionale. Il successo del Barca è frutto di qualità e dettagli, perchè sotto il profilo del gioco è stata una sfida di pari livello con accenti azzurri di assoluto valore. Sembra che la notte finisca subito. In una ventina di minuti il Barcellona segna due volte con Fermin e Cancelo. La sensazione è che i catalani abbiamo imposto la loro legge. E invece la storia è ancora aperta perchè giusto alla mezzora il Napoli va in gol con una bellissima combinazione Politano-Rrahmani. Da quel momento in poi mettiamo paura a Montjuic prendendo il fulcro della partita con autorevolezza e avanzando legittimi dubbi per un fallo su Osimhen in area per il quale l’arbitro ignora il VAR. L’apice della congiuntura astrale si materializza al minuto 80. Lindstrom si inserisce in velocità e colpisce di testa a due metri dalla porta, la palla sfila di un palmo fuori. Due giri di lancetta e dall’altra parte il Barca chiude il capitolo qualificazione con il terzo gol di Lewandowski. Barcellona avanti con merito, Napoli fuori ma con orgoglio e soprattutto con una prospettiva tecnico tattica dalla quale ripartire e sulla quale edificare il futuro azzurro…
BARCELLONA: Ter Stegen; Koundé, Araujo, Cubarsì, Cancelo; Fermin Lopez (60′ Sergi Roberto), Christensen (61′ Romeu), Gundogan; Lamine Yamal, Raphinha (81′ Joao Felix), Lewandowski. All. Xavi.
NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Mario Rui (64′ Olivera) Anguissa, Lobotka, Traoré (78′ Raspadori) Politano (64′ Lindstrom), Kvaratskhelia (92′ Ngonge), Osimhen. All. Calzona.
Arbitro: Makkelie (Olanda)
Marcatori: 15′ Fermin, 17′ Cancelo, 30′ Rrahmani, 83′ Lewandowski
Note: ammoniti Yamal, Juan Jesus, Christensen, Traorè, Olivera.
Fonte e Foto sscnapoli.it
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