Termina agli ottavi di finale l’avventura della Lazio in UEFA Champions League. Battuta 4-1 in casa all’andata, la squadra di Simone Inzaghi cade contro il Bayern Monaco anche in Germania: finisce 2-1 per i detentori del trofeo, a segno con un rigore di Robert Lewandowski nel primo tempo e con il subentrato Eric Maxim Choupo-Moting nella ripresa. Nel finale Marco Parolo firma di testa il gol della bandiera.
Per i Biancocelesti l’ostacolo Bayern – che nel 2020 ha conquistato altri cinque trofei [Bundesliga, Coppa di Germania, Supercoppa di Germania, Supercoppa UEFA, Mondiale FIFA per club] e che si è aggiudicato due delle ultime nove edizioni della UEFA Champions League, raggiungendo inoltre una finale e quattro volte la semifinale – si è rivelato insormontabile. Per i campioni di Germania si è trattato del 27esimo successo su 36 gare disputate.
L’avvio della Lazio – orfana di Ciro Immobile – è incoraggiante, perché Joaquín Correa mette a lato dopo uno scambio con Vedat Muriqi e Sergej Milinković-Savić chiama all’intervento Alexander Nübel, schierato titolare al posto del capitano Manuel Neuer.
Poco dopo la mezzora, però, la formazione guidata da Hans-Dieter Flick, che si era resa pericolosa con un tiro a giro di Leroy Sané, passa in vantaggio. Muriqi cintura in area Leon Goretzka e l’arbitro assegna il rigore, che Lewandowski trasforma spiazzando Pepe Reina: per il bomber polacco è il quinto gol, in sei partite, in questa UEFA Champions League.
La ripresa si apre con Senad Lulić per Mohamed Farès e Niklas Süle per Jérôme Boateng. Lewandowski colpisce un palo, poi Choupo-Moting – in campo proprio al posto del polacco – firma il raddoppio, superando Reina dopo il perfetto assist di David Alaba.
La squadra di Inzaghi ha uno scatto d’orgoglio e di testa accorcia le distanze con Parolo, anche lui in campo a gara iniziata al posto di Manuel Lazzari. Ai quarti ci va il Bayern, ma la Lazio torna a testa alta da Monaco di Baviera.
Fonte UEFA.com
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