L’Atalanta inizia alta, per pressare gli avversari e impedire loro di palleggiare. Entrambe giocano in modo accorto, anche se l’Atalanta qualche errore negli scarichi lo fa, complicandosi un po’ la vita. Mai troppo però, perché nella prima mezz’ora il Real non è mai pericoloso.
Ma dove non arrivano gli uomini di Zidane, giunge l’aiuto dei Nerazzurri: rinvio sbagliato di Marco Sportiello, Luka Modrić appoggia per Benzema che insacca. Al Real, che di partite nella fase a eliminazione diretta di UEFA Champions League ne ha giocate 101 e non cinque come i bergamaschi, non si possono fare di questi regali.
Al rientro dagli spogliatoi Gasperini butta subito dentro Zapata per Pašalić, ma è il Real ad essere di nuovo pericoloso: Vinicius parte in slalom gigante e inforca clamorosamente solo al momento di concludere. Dieci minuti dopo si fa male Robin Gosens e l’Atalanta si gioca il tutto per tutto con Iličić, spostando Maarten De Roon sull’esterno.
Altro errore in fase di palleggio e s’invola di nuovo Vinicius, che viene steso in area da Rafael Toloi. Dagli 11 metri non sbaglia il rientrante Ramos, difensore da oltre 100 gol in carriera, che segna e si accomoda in panchina per non rischiare ricadute muscolari.
Al minuto 68 il Real rischia di dilagare, ma prima Sportiello e poi il palo negano la doppietta a Benzema. L’Atalanta comunque ha il merito di rimanere in partita: prima Zapata si vede ribattere due conclusioni da un attento Thibaut Courtois, che al minuto 83 non può nulla sulla punizione perfetta di Muriel.
Partita riaperta? Solo per un minuto, perché a chiuderla definitivamente ci pensa il nuovo entrato Marco Asensio, che con gli ospiti sbilanciati in avanti buca ancora Sportiello sul primo palo.
Sicuri nel palleggio, in grande forma fisica e cinici quanto basta, gli spagnoli vincono l’11esima delle ultime 12 partite giocate contro club italiani e raggiungono i quarti per la prima volta dalla stagione 2017/18. Venerdì 19 marzo, nell’urna di Nyon dalla quale usciranno gli accoppiamenti dei quarti di finale, affianco al loro nome non ce ne sarà nemmeno uno di compagini italiane.
Fonte UEFA.com
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