
E’ passato un mese dall’attacco incendiario nei confronti del pub “Red Hot Tower” di corso Garibaldi. L’otto marzo scorso, in piena notte, un ordigno esplose all’ingresso del locale, ma sin dalla sera stessa il titolare del pub Carlo Esposito e il suo staff non si sono persi d’animo, con il locale che era stato già parzialmente riaperto in occasione della fiaccolata di solidarietà organizzata per dare sostegno all’imprenditore torrese. Non ci avete fatto niente, questo lo slogan che Carlo Esposito ha fatto suo, e ad un mese dall’increscioso episodio è intervenuto ai nostri microfoni. “Non abbiamo mai chiuso, stiamo finendo di rimettere in sesto il locale che tra una decina di giorni tornerà ad essere come prima, con la riparazione della saletta danneggiata. Ad oggi non c’è nessuna spiegazione logica a quanto accaduto, non c’era stata nessuna avvisaglia. Non ne capisco la ragione, ci sono ancora indagini in corso, ma le motivazioni di questo gesto non sono note”. Il peggio è alle spalle, si riparte da tanto sostegno e da un’iniziativa per il rilancio della zona. “Sono rimasto molto colpito dalla tanta solidarietà ricevuta, anche da tante persone al di fuori di Torre del Greco. Ad un mese dal raid incendiario la novità più importante, rivela il titolare del pub, è la creazione dell’Associazione Sviluppo Area Porto, della quale sono presidente. Lo scopo dell’iniziativa, spiega Esposito, è quello di riqualificare e valorizzare la zona, sollecitando amministrazione ed enti preposti a far sì che quest’area venga rivalutata. Esiste un progetto che riguarda il porto approvato dalla Soprintendenza che prevede la delocalizzazione dei cantieri navali in un braccio di porto da creare sul lato cimitero, affinché si possa restituire la zona ai cittadini ed alimentare un flusso turistico. Sarebbe importante, continua Esposito, rilanciare la zona porto, una delle poche attrattive rimaste in città. Come associazione è questo l’obiettivo, anche perché il Puc viene costantemente rinnovato ma non c’è mai nulla di concreto. Ci sarebbero anche fondi europei da poter sfruttare, sarebbe davvero un peccato perdere questa opportunità. Nel pub ho ospitato anche tanti tedeschi, segno che abbiamo tanto da poter offrire”. Poi un particolare pensiero per le vittime torresi della tragedia di Genova. “Infine un altro progetto della nostra associazione è quello di dedicare Largo Gabella del Pesce ai ragazzi torresi morti nel crollo del Ponte Morandi. Sarebbe una bella cosa per ricordare i ragazzi scomparsi. Insomma, conclude Carlo Esposito, ripartiamo più forti di prima con l’obiettivo di contribuire al rilancio della zona”.
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