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Il Gazebo Rosa Onlus di Rosa Visciano nasce per contrastare la violenza di genere, la violenza a carico delle donne. E’ una realtà che si compone di tantissime attività e di tantissimi operatori. Negli anni ha raggiunto una totalità di assistenza che oggi fa di questa Casa una casa aperta a donne, a minori e famiglie che vivono in condizioni di disagio. All’interno dell’Associazione opera un vasto numero di operatori specializzati: vi sono infatti psicologi, fisioterapisti, esperti biologi nutrizionisti, avvocati civilisti e penalisti. Sono tante le opportunità che offre l’Associazione, perché tantissimi sono i protocolli d’intesa. Il Gazebo Rosa offre uno sportello d’ascolto, uno sportello sociale in protocollo d’intesa con l’arma dei Carabinieri, con il Tribunale di Torre Annunziata, con il Ministero della Giustizia. Una realtà aperta a tutti coloro che vivono nel bisogno e nel disagio.
Lo spettacolo “L’Odissea, una storia infinita” tratta in modo ironico il lessico familiare, per riflettere insieme sulle tematiche che l’associazione affronta e combatte insieme alle donne in difficoltà che si rivolgono allo sportello antiviolenza da anni. “Tutto quello che scrivo – ci spiega Rosa Visciano – ha sempre una sorta di denuncia e anche in questo lavoro c’è tutto quello che vedo e che mi circonda. Un grottesco, messo a confronto con quello con il passato e che anche ai nostri giorni ruota intorno ad uno stato sociale e alle difficoltà non superate. I personaggi raccontati da Omero sono personaggi che ritroviamo ancora oggi: Penelope è la donna che tenta di essere libera dopo che Ulisse è partito per terre lontane, Laerte salva la mamma di Ulisse che era stata violentata, Telemaco che cresce senza la guida del padre in continua ricerca di una strada da seguire, Policaste, la madre di Penelope, bigotta che incita continuamente la figlia a risposarsi. Vicende come la piuma di Forrest Gump che vanno avanti per poi ritornare indietro: storie che si ripetono, ripartendo sempre daccapo, senza che nulla cambi.”
Veronica Bottigliero, apprezzata body painter, cura la regia dello spettacolo a cui chiediamo come è stata questa sua esperienza: “Difficile è gestire persone che non fanno di mestiere l’attore. Poiché sono di carattere molto critico, soprattutto con me stessa, questa esperienza è stata come una sorta di terapia nel senso che ho cercato di tirar fuori il meglio da persone che non vogliono fare questo di professione ma che lo fanno per fortificarsi, per trovare un’energia diversa, per stare in compagnia.”
Hanno partecipato Gabriele Frasca (Ulisse), Ada Pappacoda (Penelope), Francesco Panariello (Telemaco), Maria Grazia Iacolare (Policaste), Antonio Mazza (Laerte), Lucia Pugliese (Angelo delle mamme), Antonella Visciano (Melantò), Antonella Paldini (Sirena Partenope), Maria Veneruso (Sirena Ligeia), Lucia Pugliese (Sirena Leucosia), Valentina Mazza (Maga Circe), Antonia Sparaneo (Ancella rosa), Gabriella Vitiello (Ancella ortensia), Lorenzo Vitiello (Polifemo). Hanno partecipato le allieve del sesto corso delle ‘Stelle danzanti’. Costumi di Ceralakka Art, regia di Veronica Bottigliero. Ha introdotto la serata Giusy Pernice.
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