Un taglio dal 26% al 14% delle tasse sulle plusvalenze derivanti da polizze vita, ETF e fondi comuni: questo è l’annuncio del Governo che punta, così, a far aumentare gli investimenti in questi strumenti finanziari. La mossa dovrebbe aumentare la liquidità in modo tale da far fronte a quella che è la crescita economica.
Si parla di affrancamento, termine che indica una procedura che permette all’investitore di avere alcune garanzie e una sorta di protezione da quello che potrebbe essere un aumento delle tasse. Una decisione che viene sempre ben salutata dagli investitori ma anche da chi è alla ricerca dei migliori strumenti per investire.
La riduzione dell’aliquota fiscale dal 26% al 14% sarà un vantaggio soprattutto per chi ha investito i suoi risparmi in fondi comuni o in polizze assicurative. Inoltre non sarà più prevista la tassazione del 26% sui redditi da capitale realizzati grazie alla vendita di questi asset. Anche in assenza di vendita di quote o di titoli, si può beneficiare del taglio al 14% nel caso di versamento effettuato entro settembre 2023.
Il discorso vale anche per gli EFT (per approfondire segnaliamo la guida ETF di Affari Miei che indica i migliori da prendere in considerazione). Gli ETF, come è noto, sono fondi quotati in Borsa e pertanto è possibile acquistarli come le azioni. Si tratta, per lo più, di strumenti passivi che hanno il compito di replicare l’andamento di un indice. Questa è una prima differenza con i fondi tradizionali che sono per lo più attivi e, quindi, puntano a massimizzare le performance su un mercato.
Gli ETF sono, ad oggi, uno degli strumenti più apprezzati e sfruttati quando si parla di investimento. Il perché è semplice da intuire. Si tratta di strumenti finanziari che per loro natura non richiedono eccessive capacità di analisi che, invece, sono necessarie per selezionare i titoli su cui investire nel caso in cui si decidesse di scegliere altre forme di investimento. Non solo. In questi casi il portafogli viene movimentato in maniera minore e ciò significa avere meno costi di gestione. Se a questo si aggiunge anche una tassazione agevolata si capisce l’attuale successo dello strumento. Va da sé che prima di investire è necessario informarsi e soprattutto formarsi in materia finanziaria, così da scegliere gli strumenti più congrui a quello che è il proprio profilo e il rischio che si è disposti ad assumersi.
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