“Domani dovremo giocare mettendo in campo tutte le nostre forze. Affrontiamo un avversario forte e motivato. Bisogna pedalare forte per questa volata finale. Per fare cose eccezionali, bisogna vivere esperienze eccezionali”. Luciano Spalletti parla alla vigilia del match della Salernitana e snocciola tutte le sensazioni di questi momenti molto intensi.
“Noi sappiamo qual è la nostra strada, dobbiamo proseguire dritto verso quello che abbiamo fatto sinora. Abbiamo una sola via per uscire felici dalla giornata di domani”.
Quale pensiero accompagna Spalletti in questi giorni particolari?
“Il primo pensiero è che siamo di fronte ad una sfida estrema, per noi, per la città, per tutti. E’ da tanto che vogliamo vivere queste notti qui e c’è da farlo con la serenità di avere chiaro come preparare la partita e cosa fare in campo alla nostra maniera”.
Lo spostamento della gara ha condizionato il programma di allenamenti?
“Prima di tutto voglio evidenziare che noi non abbiamo affidato al Prefetto o al fato ciò che è stato il nostro campionato. Vogliamo solo rendere felici le persone che ci amano e che ci aspettano per ore all’aereoporto per abbracciarci. Poi ci sono cose più al di sopra di noi che dobbiamo rispettare e alle quali ci adeguiamo”.
“La partita ha i contenuti che avrebbe avuto in qualsiasi momento si fosse giocata perchè Napoli e Salernitana sono due squadre di grande moralità e giocano per i loro obiettivi in qualsiasi momento”.
“Accettiamo lo spostamento per motivi di sicurezza. La squadra da un punto di vista tecnico non deve modificare nulla, c’è grande voglia e sono convinto che riusciremo a fare la partita che vogliamo”.
“Non so se basterà, perchè davanti abbiamo una squadra forte, con un allenatore che apprezzo tantissimo. La Salernitana è una Società proiettata nel futuro, il Presidente Iervolino sta facendo un lavoro enorme, ha entusiasmo e capacità. Per noi sarà una partita difficilissima contro un avversario motivatissimo”.
Lo vede lo striscione dell’ultimo chilometro?
“Dopo aver condotto una corsa di testa contro tutti i rivali più forti, dobbiamo farci trovare pronti per la volata finale. Il nostro percorso lo vogliamo portare in fondo. Questi ragazzi sarebbero capaci di pedalare benissimo anche da soli, ma noi siamo un gruppo compatto e forte, non siamo l’addizione di calciatori, siamo un corpo unico”.
Nel calcio italiano c’è più ammirazione o invidia per questo Napoli?
“Non lo so, io dico che il nostro campionato ce lo siamo costruito in modo esemplare, pensando all’amore dei nostri tifosi e dedicando ogni nostro sforzo a loro. I tifosi sono stati importantissimi in questo percorso e meritano tutto la dedizione da parte nostra”.
“Non vogliamo e non dobbiamo rispondere a nessuno. I miei uomini stanno percependo quello che hanno costruito, quello che hanno assorbito in questi mesi e quello che stanno raggiungendo. Hanno entusiasmo e fiducia, costruiti in maniera leale e corretta, verso una direzione comune”.
“Ho conosciuto tante squadre nella mia carriera, ma mi rende felice vedere l’amicizia reale e spontanea che è nata in questo gruppo. Merito a questi ragazzi per aver costruito una armonia in campo e fuori straordinaria”.
Napoli è la tappa più importante di quello che lei definì “il tour dell’anima”?
“Ho dedicato tutto il tempo, ogni momento a questa squadra, perchè solo così si dimostra l’amore. Non so nemmeno se potevo lavorare meglio, so solamente che ogni istante che ho vissuto è stato rivolto a questi ragazzi e a questa città”.
Quali sono i sentimenti oggi di Spalletti guardando avanti e anche a quello che ha vissuto quest’anno?
“Ho emozione, ho paura, ho commozione, ho tutto un intreccio di sentimenti. Ma sappiamo che se non si vogliono vivere momenti così, non si deve fare calcio. Io sono una persona molto sensibile e credo che domani o a breve lo capirete bene”.
“Al momento non posso immaginare ciò che succederà e che reazioni potrei avere, in testa ho solo la partita di domani perchè è una sfida difficile che va vinta”.
Dopo due anni così intensi che idea si è fatto di Napoli?
“E’ una città che da di fuori è dipinta attraverso luoghi comuni. Invece dal punto di vista mio è l’opposto. I napoletani sono molto profondi, hanno una capacità di mandare messaggi e di essere reali quanto speciali”.
Ha vissuto una carriera lunga che non le ha dato sempre ciò che meritava, cosa prova adesso?
“Se questa attesa e questo non compiuto che ho trovato da altre parti, sono valse affinchè questa gioia potessi viverla con il Napoli, allora sono felice che sia giunta adesso, in questa città. Ma di questo vorrei parlarne quando sarà il momento. Adesso ci sono ancora delle partite da vincere…”.
Poi un appello alla città:
“Se dovesse arrivare ciò che desideriamo, bisogna saper vincere anche dopo la gara, nel sapersi divertire. Questo è uno sport che si rivolge come spirito soprattutto ai giovani. Domani tanti bambini saranno in giro per la città e nulla deve mettere a rischio l’incolumità dei ragazzi. Usiamo intelligenza e buon senso senza conseguenze pericolose e solo con entusiasmo“.
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