
La Commissione ha riferito sui progressi compiuti da Bulgaria, Repubblica ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia verso l’adozione dell’euro. L’euro è la valuta ufficiale di 20 paesi dell’UE che costituiscono l’area dell’euro, nota anche come zona euro, alla quale tutti i paesi dell’Unione si sono giuridicamente impegnati ad aderire, ad eccezione della Danimarca. I sei paesi citati sopra attualmente stanno lavorando per raggiungere questo obiettivo.
La valutazione della Commissione si basa su criteri specifici come la stabilità dei prezzi, l’equilibrio delle finanze pubbliche, la stabilità dei tassi di cambio e la convergenza dei tassi di interesse a lungo termine. Nonostante rilevi progressi in tutti i sei paesi, nessuno di essi al momento soddisfa la totalità dei criteri per l’adesione all’area dell’euro.
La relazione sulla convergenza 2024 illustra i criteri che ciascun paese ha soddisfatto finora.
- Stabilità dei prezzi: soddisfatto dalla Svezia
- Finanze pubbliche: soddisfatto da Bulgaria e Svezia, previsto per la Repubblica ceca
- Tasso di interesse a lungo termine: soddisfatto da Bulgaria, Repubblica ceca e Svezia
- Tasso di cambio: soddisfatto dalla Bulgaria
Le relazioni vengono pubblicate ogni 2 anni oppure ogniqualvolta un paese dell’UE richieda espressamente una valutazione del proprio livello di preparazione ad aderire alla zona euro e, sulla base di queste, il Consiglio dell’UE decide se un paese soddisfa o meno le condizioni per adottare l’euro. L’ultimo paese che ha aderito alla zona euro è stato la Croazia nel 2023.
L’euro è diventato la seconda moneta più diffusa al mondo ed è utilizzata ogni giorno da quasi 350 milioni di persone. Secondo una recente indagine, la maggioranza dei cittadini degli Stati membri non appartenenti alla zona euro ritiene che l’introduzione dell’euro comporterebbe vantaggi per il proprio paese e a livello individuale. Nel complesso, il 58% dei rispondenti sono favorevoli all’introduzione dell’euro nel proprio paese.
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