L’Italia è nota per aver sfornato eccellenze e campioni in tutti gli ambiti. Forse non tutti sanno però che è anche fucina di professionisti del poker che hanno saputo imporsi nella scena internazionale.
Tra i talenti più importanti che hanno portato alta la bandiera dell’Italia nel mondo del poker vanno sicuramente citati Dario Sammartino, Mustapha Kanit “Mustacchione”, Max Pescatori “Il Pirata” Filippo Candio e Salvatore Bonavena.
Questi campioni hanno letteralmente fatto tremare i tavoli verdi mondiali negli ultimi anni: sfrontati, spregiudicati ma anche tatticamente molto preparati, tra bluff e azioni a volte criticate, come il poker all in, che molto spesso viene descritta come una mossa azzardata ma che in realtà ha delle precise regole, elementi e variabili da considerare per piazzare le proprie fiches al meglio.
Pasquale De Simone, talento internazionale
Tanti sono i pokeristi italiani di talento che si sono fatti notare negli anni, rimanendo tuttavia sotto l’ombra dei giganti. Una personalità che fece parlare di sé tempo fa, ad esempio, è Pasquale De Simone, originario di Torre Annunziata.
Seppur non ai livelli di Sammartino, De Simone può comunque vantare una vincita totale di quasi 358mila dollari solamente negli eventi di poker, classificandosi nei primi 7.000 nella All Time Money List.
Oggi il talento campano si classifica al 138esimo posto nella lista dei giocatori italiani più forti, nonostante la sua ultima apparizione in un evento importante la si ritrova nel 2011, quando partecipa e si piazza al 19esimo posto all’SRr 2.370 + 237 No Limit Hold’em – Main Event dell’Italian Poker Tour.
Prima di questo, aveva partecipato a diversi eventi internazionali, vincendone due: l’€1.500 + 150 No Limit Hold’Em Main Event nella Full Tilt Poker Series di Spagna, e l’€2.000 + 200 No Limit Hold’em della Notte del Poker, dove divenne Campione d’Italia nel 2010.
La Notte del Pokerclub Lottomatica
È proprio quest’ultimo evento che lo portò sulla cresta dell’onda del panorama del poker italiano. Nonostante siano trascorsi undici anni da allora, quella notte fu memorabile. Facendo un po’ di amarcord, a quell’evento erano 271 gli iscritti, contando un montepremi di 520mila euro e un primo premio da 130mila.
La Notte del Pokerclub di Lottomatica si tenne al Casinò di Campione d’Italia, fallito nel 2018 ma di cui è stata dichiarata la riapertura probabilmente a fine anno, dopo un piano di risanamento. In quella location l’evento lanciato da Italian Rounders e prodotto da 2Bcom per Sky Sport fu un successo.
Pasquale De Simone, al tempo trentunenne, poté contare sull’esperienza di Alex Longobardi, anche lui di origini campane.
Lo stabiese aveva infatti portato a casa già svariate vittorie alle sue spalle, tra cui quella alla Notte del Poker 2008, che gli valse il soprannome di “Doge di Venezia”. Alessandro Longobardi condivise con l’amico e “allievo” Pasquale De Simone consigli e segreti, che probabilmente – visto l’esito – furono di grande aiuto.
Sammartino, De Simone e Longobardi, non condividono solo la passione per il poker, ma anche il territorio di origine, la Campania, e non è certo un caso. Secondo il rapporto AGIMEG del 2019, si sottolineano i grandi numeri del gioco nel territorio campano, a riprova della grande passione per questo genere di intrattenimento, sin dai tempi antichi. Ad ogni modo, il territorio d’origine ha certamente contribuito a formare il loro atteggiamento nel mondo del poker: concentrati, imperturbabili, talvolta azzardati davanti al tavolo verde; umili nonostante i successi e sempre con i piedi piantati a terra al di fuori delle competizioni.
Durante la memorabile Notte del Poker Pasquale De Simone era l’ultimo del tavolo, ma alla fine riuscì a sovvertire le previsioni. Fece il suo gioco adottando dapprima uno studio ben mirato delle mosse, aspettando poi di giocare in modo via via più aggressivo.
Erano arrivati in quattordici, tutti con l’intento di prendere il posto di Stefano Moresco, Campione d’Italia in carica, pronto ad abdicare.
L’heads up: De Simone – Trebbi
A decidere il posizionamento sul podio arrivano Trebbi, De Simone e Trizzi, il quale viene subito eliminato da De Simone con A6 che dominano i suoi A4.
All’heads up finale si arriva in sostanziale parità, con Trebbi a 2.600.000 e De Simone a 2.800.000. Sin da subito il gioco va a favore di De Simone che dopo mezz’ora rilancia a 360.000, mentre Trebbi fa call.
Le prime tre carte rivelate sono A e J di cuori e 9 di fiori. Trebbi fa check, De Simone fa all-in mentre l’avversario accetta la chiamata senza esitazioni.
De Simone si presenta con K e 10 di cuori, mentre Trebbi con Q di cuori e 10 di fiori. Solo un J o un 8 non di cuori avrebbero potuto salvare Trebbi, ma sia il turn che il river non vengono in aiuto al toscano e Pasquale De Simone trionfa ne “La Notte del Pokerclub 2010”, aggiudicandosi 130 mila euro e segnando per sempre il suo nome tra i vincitori di una delle competizioni più importanti del panorama italiano.
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