C’è stato un tempo in cui tutta l’Italia ha fatto a gara per avere il più bel monumento dedicato ai caduti in guerra, a quei giovani che sacrificarono la loro vita per gli ideali di Patria. Oggi molti ignorano persino il motivo per cui quel manufatto è stato posto in quel luogo.
Ogni paese possiede la sua lapide, la sua stele a volte arrugginita o scolorita dal tempo dove sono scolpiti i nomi di coloro che sono caduti nei vari conflitti. Anche nella nostra villa comunale intitolata a Vincenzo Ciaravolo, medaglia d’oro al valor militare, abbiamo il nostro monumento ai caduti: un obelisco a base quadrata in pietra lavica vesuviana attribuito all’architetto Enrico Mossuti realizzato nel 1923 sui cui lati sono scolpiti nel marmo i nomi dei torresi caduti nella grande guerra del 1915-18.
Sulla sommità di questa stele, oltre allo stemma del comune di Torre del Greco contornato da un ramo di quercia ed uno di alloro, sovrasta una stella che molti ma molti anni fa si illuminava di sera ed era anche ben visibile dal mare, poi è sopraggiunto il buio dell’oblio: la stella è rimasta spenta come spento il ricordo di coloro che si immolarono.
Finalmente dal febbraio 2024, grazie all’impegno di qualche cittadino nel segnalare e sollecitare il ripristino, e la buona volontà di questa Amministrazione, la stella è tornata a risplendere, con l’auspicio che la stessa possa illuminare tante altre lodevoli iniziative per elevare questa città al rango che merita.
Michele Di Luca
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