Non era solo un gatto, addio a Tea la gattina «guerriera»
Chi vive con i gatti, chi se ne prende cura e li salva dai pericoli della strada e della cattiveria dell’uomo sa bene che il legame che si instaura con questi esseri viventi indifesi è speciale e, non sempre comprensibile a chi non lo vive. Quando muore un gatto, chi non sa cosa significhi prendersene cura spesso esclama, di fronte al dolore e alla disperazione di chi ha subito la perdita: «Era solo un gatto». Ma, chi ha accudito il piccolo felino, sia nella propria casa, sia per strada per la meravigliosa missione di tanti volontari che impiegano gran parte delle loro giornate a salvare piccole creature e a tirarle su con tanti sacrifici, è consapevole che quel dolore non è facilmente spiegabile e condivisibile. Sì, perché quei piccoli esserini, dotati di intelligenza e anima e con una capacità di autogestione pari a quella dei bambini di 3 anni – perciò vulnerabili a tanti pericoli, spesso inevitabili – sono capaci di dare talmente tanto amore, anche senza la parola ma con sguardi e con il loro linguaggio, che se vengono a mancare il vuoto è immenso.
Vogliamo raccontare la storia di Tea, la gattina della colonia di Sant’Antonio di Torre del Greco sotto il controllo del Corpo Provinciale Guardie Ambientali di Napoli, morta oggi dopo una battaglia contro un tumore. A raccontarla Salvatore De Chiara, il gestore della colonia, che ha deciso di riferire a tutti cosa si prova di fronte alle sofferenze degli animali, cosa significhi amarli e accudirli con tutte le forze e quanto sia deprecabile l’atteggiamento di violenza, perpetrato sempre più spesso, dagli uomini contro i piccoli amici a quattro zampe.
«Apparteneva alla mia colonia felina Tea – racconta Salvatore – una gattina giovanissima felice di vivere, di amare e lasciarsi amare. Improvvisamente notai una pallina vicino al musetto che aumentava giorno dopo giorno in modo abnorme. La gattina cominciò ad avere difficoltà ad alimentarsi, capii subito che si trattava di qualcosa di negativo. Contattai subito una mia amica molto più esperta di me per capire meglio. Lei subito la catturò e la portò alla clinica veterinaria dell’Asl Napoli 3 Sud di Torre del Greco. I veterinari furono drastici, la gattina aveva un brutto tumore e mi consigliarono di praticare l’eutanasia, prevedendo avesse solo qualche settimana di vita. Notando i mie occhi pieni di lacrime dissero: “Possiamo provare ad operarla, ma non assicuriamo la buona riuscita dell’intervento”. Così decisi subito di procedere, sicuro che Tea ce l’avrebbe fatta anche se ero cosciente che la sua vita non sarebbe stata lunga, ma sicuramente migliore, pensai. Così è stato: Tea superò l’intervento e l’amica che mi aveva aiutato si propose di prendersene cura. La sua esperienza, le cure mediche e il “grande amore” hanno fatto in modo che tea si riprendesse alla grande. Tea è vissuta altri 5 mesi circa, ma li ha vissuti bene, amata, curata ed in buone condizioni. Poi il male si è evoluto in una settimana in modo irreversibile, sono iniziate tante sofferenze e questa volta non mi sono potuto sottrarre dal pronunciare la frase “procedete…”. Voglio ringraziare di vero cuore infinitamente i veterinari dell’Asl Napoli 3 Sud di torre del greco, che quotidianamente ed in condizioni di grande disagio salvano e tutelano la vita di tanti amici a quattro zampe. Soprattutto voglio ringraziare dal profondo del mio cuore, per l’amore e le cure date a tea, l’amica Nunzia Guarracino, che ha compiuto il miracolo per cinque mesi. Ma, soprattutto, voglio ringraziare Tea, che ha combattuto per vivere e in questi mesi ci ha donato tanto amore e tanti insegnamenti. E pensare che purtroppo ci sono persone che maltrattano e straziano questi amici indifesi».
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