Un’offerta a piacere!
E’ la proposta conveniente ma stantia di un parcheggiatore abusivo che non pone limiti o tariffe alla sua prestazione.
Ha vigilato per ore sull’auto di quella coppia ed è arrivato il momento di monetizzare.
Il “cliente” non cede, ha già pagato la sosta al totem comunale e non intende capitolare a quella sovrattassa insensata, anche se a piacere. Di chi sia il piacere, ancora non è chiaro.
Attorno al trio in cerca di una soluzione a quella diatriba, il caos di piazza Garibaldi.
Il parcheggiatore insiste che qualcosa va dato.
Stanco, l’automobilista finisce per qualificarsi: “Sono un maresciallo dei Carabinieri!”.
La risposta è di quelle che spiazzano, da incorniciare e conservare.
L’uomo, quasi offeso, chiede contezza del significato di quella domanda e poi obietta sulla questione dei ruoli.
Di fronte a lui c’era sì un maresciallo ma lui, a sua volta, era un parcheggiatore!
Non fa una piega, direbbe qualcuno, ma dietro l’arte di difendere un principio senza logica si nasconde spesso (e questo caso ne è un esempio) un abuso.
Il militare, in servizio al nucleo operativo di Bagnoli, approfitta di una pattuglia radiomobile di passaggio, fa loro cenno di accostare.
Insieme chiedono al parcheggiatore i documenti e verificano in banca dati la sua situazione per poi procedere alla sanzione.
Quella che era una richiesta di denaro rivolta al buon cuore dell’utente, però, si trasforma, per il parcheggiatore, in carcere.
Il 40enne è già noto alle forze dell’ordine ma sul suo capo pende anche un’ordinanza di custodia cautelare per rapina e lesioni.
Non era mai stata eseguita, perché l’uomo si era reso irreperibile fino a quel momento.
E’ ora in carcere, in una cella della casa circondariale di Poggioreale.
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