Consolidare il primo posto nel Gruppo J e ipotecare la qualificazione a EURO 2020: è questo l’obiettivo della Nazionale, che si è radunata ieri a Bologna per preparare le trasferte in Armenia (giovedì 5 settembre, ore 18 – Stadio ‘Vazgen Sargysan’ di Yerevan) e Finlandia (domenica 8 settembre, ore 20.45 – ‘Tampere Stadion’ di Tampere). Le ultime novità nel gruppo: Bryan Cristante non ce la fa per la perdurante influenza (questa mattina non era partito da Roma) e viene escluso dalla lista dei convocati, arriveranno Grifo (Friburgo) e Tonali (Brescia) che lascerà il ritiro dell’Under 21 a Catania per salire nella Nazionale maggiore. Oggi verranno valutate anche le condizioni di Insigne per definire se il fantasista del Napoli sarà in grado di partire per Yerevan mercoledì. Nei giorni scorsi, si erano già registrate le defezioni di Giorgio Chiellini e Mattia De Sciglio, sostituiti da Francesco Acerbi e Danilo D’Ambrosio.
Nel pomeriggio gli Azzurri hanno sostenuto la prima seduta di allenamento presso il Centro Sportivo ‘Niccolò Galli’ a Casteldebole, che ha ospitato la consueta conferenza stampa di inizio raduno di Roberto Mancini. A caccia della quinta vittoria consecutiva nel girone (sarebbe un record nella storia Azzurra agli Europei), l’Italia è chiamata a battere due nazionali diventate un po’ a sorpresa le sue più dirette inseguitrici, avendo scavalcato in classifica Grecia e Bosnia Erzegovina. “Non saranno partite semplici – avverte il Ct – perché sia i calciatori dell’Armenia che quelli della Finlandia giocano da mesi e la loro condizione atletica è al 100%, la nostra un po’ meno. Noi abbiamo però tecnica e classe e dovremo combattere fino alla fine”.
Il Ct, che segue da molto vicino la battaglia di Sinisa Mihajlovic con la leucemia (“L’ho sentito, mi sembra che tutto vada per il verso giusto e questo mi rende felice”), ha poi parlato della mancata convocazione di Nicolò Zaniolo e Moise Kean, le due giovani promesse del calcio azzurro che all’Europeo Under 21 hanno fatto parlare di loro più per quanto fatto fuori che dentro il campo: “Sicuramente mi faranno comodo più avanti, sono due giocatori sui quali contiamo molto. Hanno fatto delle cavolate, essendo giovani devono imparare. Se lo meriteranno la prossima volta ci saranno”.
Con due partite ravvicinate è d’obbligo pensare a un po’ di turn over: “Qualche cambio lo faremo – conferma Mancini – anche se rispetto all’anno scorso la squadra è più delineata, allora eravamo all’inizio e avevo bisogno di vedere anche dei giovani in un contesto difficile”.
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