In data 26/7/16 i carabinieri del NOE di Napoli, congiuntamente ai carabinieri della Tenenza di Ercolano e alla Polizia Locale di Ercolano, in esecuzione di un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP di Napoli su richiesta di questa Procura della Repubblica, hanno proceduto al sequestro di un’area, denominata “Cava Fiengo”, dell’estensione di circa 15 ettari, sita in Ercolano, via Filare – Contrada Castelluccio, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, per i reati di cui agli artt. 256 co. 3 d. 1. vo 152/06 (realizzazione di una discarica abusiva) e 452 bis cp (inquinamento ambientale), introdotto dalla legge 22.5.2015 n. 68. Le indagini, che hanno preso le mosse dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia, a seguito di un’accurata campagna di scavi, condotta con l’ausilio di personale tecnico dell’ARPAC, hanno consentito di accertare la presenza, all’interno della “Cava Fiengo”, sia in superficie, che nel sottosuolo, di una notevolissima quantità, pari a ca. 400.000 mc., di rifiuti speciali, pericolosi e non, in parte anche combusti, con la presenza, in alcuni punti, di focolai ancora attivi, costituiti da cumuli di indumenti e pezzame, scarti di demolizioni edilizie, pezzi di manufatti cementizi contenenti amianto, fusti da 200 litri deteriorati, un fusto contenente olio lubrificante, una carcassa di autovettura, imballaggi in plastica e metalli. Le analisi chimiche effettuate hanno evidenziato il consistente superamento delle concentrazioni soglia di contaminazione previste per i siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale, relativamente ai parametri Berillio, Cromo, Cromo esavalente, Rame, Piombo, Zinco e idrocarburi pesanti, e per i siti ad uso commerciale ed industriale, relativamente ai parametri Zinco, sommatoria Diossine e Furani. Il sequestro della cava su indicata è stato disposto per impedire l’ulteriore perpetrazione dei reati e per consentire l’avvio delle necessarie procedure di bonifica del sito. In data 19/7/2016 è stata completata la bonifica, iniziata in data 4/7/16, di altra discarica abusiva, denominata Cava Montone, ubicata nel Comune di Ercolano, in via Viola, località Cupa Castelluccio, all’interno del Parco Nazionale del Vesuvio, sottoposta a sequestro preventivo in data 25/9/14 dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta di questa Procura per il reato di cui all’art. 256 co. 3 D.L.vo 152/06. All’interno della suddetta cava, in un’area dell’estensione di ca. due ettari, nel settembre- ottobre 2014, nell’ambito di indagini, coordinate dalla 5° sezione reati ambientali di questa Procura della Repubblica e condotte dal NOE CC di Napoli, dal Corpo Forestale dello Stato Comando Provinciale di Napoli, dalla Tenenza CC di Ercolano e dalla Polizia Locale di Ercolano, a seguito di operazioni di scavo, ad una profondità variabile tra i 2 e i 5 metri al di sotto del piano di campagna, erano stati rinvenuti oltre 80 fusti metallici da 100-200 litri ciascuno contenenti materiali bituminosi, nonché parti di autocarri, ca. 200 pneumatici, materiale edile di risulta contenente amianto. I rifiuti in sequestro nell’immediatezza erano stati messi in sicurezza a cura del Comune di Ercolano. Successivamente, su impulso di questa Procura e a seguito di apposita conferenza di servizi, cui partecipavano la Regione Campania, la Città Metropolitana di Napoli ed il Comune di Ercolano, si è proceduto alla bonifica dell’area in sequestro. Le analisi effettuate dall’ARPAC e dall’Istituto Zooprofilattico di Portici hanno escluso la contaminazione delle colture di pomodorino del piennolo del Vesuvio” presenti nei pressi della cava Montone.
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Ercolano – Inquinamento ambientale, sequestrata “Cava Fiengo”
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