Un caldo estremo sta soffocando la nostra penisola come mai prima d’ora.
Il mondo cambia, si evolve, si trasforma. “Non è mica colpa nostra se il clima sta cambiando; i cambiamenti climatici sono sempre esistiti.” “Ci sono sempre stati uragani, inondazioni, terremoti, caldo afoso o freddo siberiano.”
“Il pianeta terra ha sempre avuti continui cambiamenti e non dipende dall’uomo se le temperature stanno cambiando.”
Queste la parole che frequentemente si ascoltano quando si affronta il tema del Climate Change. Per molti è una realtà e un problema che non ci riguarda poiché è la storia della terra a raccontare tutti gli avvenimenti.
Il problema però è che chi si ferma a questa considerazione o ragionamento mostra di non aver compreso quello che sta accadendo nel mondo oggi.
Ci troviamo a metà luglio del 2023 e dobbiamo combattere contro un caldo che non è mai stato registrato sulla penisola italiana e ancor di più in tutta Europa. Il cosiddetto clima mediterraneo invidiato da molti e che prevede una temperatura massima di 30 gradi, sta pian piano, o meglio dovrei dire, sempre più rapidamente, lasciando spazio ad un clima sempre più tropicale raggiungendo e superando i 40 gradi con estrema semplicità.
In questo modo ogni singola attività, lavorativa o ludica diventa un impresa difficile da svolgere.
Una semplice passeggiata estiva, diventa un attività stancante; determinate mansioni lavorative diventano sempre più rischiose.
Insomma, il climate change è un problema reale della nostra epoca che continua ad aggravarsi per nostra negligenza.
E’ errato affermare che il clima è sempre stato soggetto a cambiamenti, o meglio, è esatto, è vero, ma certamente non è questo il motivo del cambiamento che anno dopo anno ci avvolge.
Il motivo principale per il quale assistiamo e viviamo eventi climatici così estremi (inondazioni come quella che ha investito l’Emilia Romagna, crolli di montagne, piogge distruttive, caldo infernale) sono tutte legate a dei nostri comportamenti che nel corso del tempo hanno determinato delle conseguenze ben specifiche. Del resto, il clima non impazzisce all’improvviso bensì deve accadere qualcosa che promuova questo tipo di cambiamento radicale e decisivo. In questo caso la gran parte della responsabilità ricade sull’essere umano.
Più il tempo trascorre, più i gas serra saranno intrappolati nella nostra atmosfera e più questi fenomeni saranno frequenti e devastanti.
Le lancette dell’orologio corrono velocemente ed è chiaro ed evidente a tutti che il tempo a disposizione per migliorare le cose si sta esaurendo, ed anche con gran velocità.
Dunque se non dirottiamo la rotta (come avremmo dovuto fare molto tempo fa), non ci resta che rassegnarci con la consapevolezza che potremmo affrontare periodi ancora più critici di quelli che già stiamo vivendo.
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