Nella mattinata odierna personale del Commissariato di P.S. di Pompei, in esecuzione di due distinte ordinanze cautelari emesse rispettivamente dal GIP del Tribunale per i minorenni di Napoli e dal GIP del Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica per i minorenni di Napoli e della Procura della Repubblica di Torre Annunziata, hanno proceduto all’arresto di due giovani, l’uno minore degli anni 18 di Boscoreale e l’altro appena 20enne di Pompei, in ordine al delitto di tentato omicidio commesso ai danni di un altro ragazzo di Pompei, in data 30 aprile 2023. Le indagini svolte dalla PS di Pompei e coordinate sinergicamente dalle due Procure su citate hanno consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza a carico dei due suddetti indagati in ordine al delitto su indicato, aggravato dai futili motivi.
Gli odierni arrestati sono indagati, altresì, in concorso tra loro, per il delitto di tentate lesioni aggravate ai danni della stessa persona offesa.
I fatti risalgono al pomeriggio di domenica 30 aprile scorso, allorquando la giovane vittima, mentre percorreva la via Passanti Flocco di Boscoreale alla guida di un ciclomotore, era stata speronata da un’autovettura Smart, il cui conducente, dopo l’impatto si era dato alla fuga.
A causa dell’impatto tra i due veicoli, il giovane aveva perso il controllo del ciclomotore, urtando violentemente contro le fioriere collocate sull’adiacente marciapiede e cadendo rovinosamente sul ciglio della strada.
Nell’occorso la vittima aveva riportato lesioni, soprattutto alla colonna vertebrale, tanto da essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la frattura di una vertebra lombare.
Il Commissariato di PS di Pompei, con il coordinamento dapprima della Procura di Torre Annunziata e, successivamente, anche della Procura dei Minori di Napoli, procedeva agli opportuni accertamenti, acquisendo e visionando le immagini riprese dai sistemi di video sorveglianza installati in zona ed assumendo informazioni testimoniali dalla vittima nonché da altri soggetti.
All’esito di una capillare attività investigativa, è emerso che a bordo dell’auto che aveva investito la vittima vi sarebbero stati i due odierni arrestati i quali, mentre stazionavano a bordo strada, avendo scorto il transito della persona offesa a bordo del suo scooter, si sarebbero posti al suo inseguimento, riuscendo a raggiungerla e a speronarla violentemente con la propria autovettura.
Alla stregua delle indagini espletate, è emerso, altresì, che l’azione violenta commessa nei confronti della persona offesa in data 30 aprile non sarebbe stato un fatto isolato, bensì avrebbe rappresentato il culmine di pregressi atti di bullismo e di vessazione posti in essere nei confronti della vittima ad opera dell’indagato maggiorenne, che, già in precedenza, l’avrebbe molestata e tormentata senza alcuna apparente motivazione, e per i quali quest’ultimo è già imputato in un altro procedimento.
In particolare, nel corso delle indagini si è accertato che appena due giorni prima del tentato omicidio per cui si procede, il 28 aprile, il suddetto indagato maggiorenne, a bordo della stessa Smart, unitamente al coindagato minorenne, avrebbe inseguito la vittima, che viaggiava a bordo del suo scooter, e con una manovra spericolata ed insidiosa, avrebbe già tentato di investirlo e di cagionargli delle lesioni, senza peraltro riuscirci.
Dei due odierni arrestati, il maggiorenne è stato associato al carcere G.Salvia di Napoli Poggioreale mentre il minorenne è stato collocato in comunità a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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