Sull’ipotesi che Torre del Greco sia chiamata ad ospitare un congruo numero di immigrati secondo le ultime disposizione generali del Ministero dell’Interno, la destra cittadina, con a capo il sindaco dalle simpatie leghiste, si è pronunciata con dichiarazioni e prese di posizione dal significato intenzionalmente ideologico, cioè di chiusura. Non essendoci, infatti, al momento nessun provvedimento prefettizio che induca la politica locale a fare i conti concretamente con una delle più grandi emergenze umanitarie dei nostri tempi, chiamando l’Istituzione cittadina a fare la sua parte insieme con tutte le città d’Italia, il Sindaco Borriello e i suoi alleati vogliono far sapere alla città che essi sono contrari “a prescindere”, perché gli immigrati – a loro dire – sono fonte di turbativa e insicurezza sociale e loro sono bravi nel cogliere il sentimento della paura della gente e a sposarne la sindrome della chiusura e del muro di sbarramento.
Non condividiamo questo atteggiamento: noi crediamo che i cittadini vadano ascoltati e compresi, ma non è detto che la scelta più saggia sia quella di andare a loro rimorchio. Questo lo fa solo chi cerca un consenso a buon mercato.
Crediamo invece che soprattutto su grandi questioni come quella che è l’epocale migrazione dei nostri tempi – che vede milioni di persone fuggire dalle guerre e dalla fame – una classe politica responsabile si ponga alla guida della propria comunità per orientarla e sollecitarne convinta adesione a scelte certamente difficili ma che consentano di farla partecipare ad una grande avventura umanitaria.
Con questo non intendiamo certo sottovalutare i problemi concreti che ne conseguirebbero, soprattutto sul piano della sicurezza. D’altro canto lo stesso provvedimento proposto dal Ministero degli Interni ha il pregio di tenere uniti l’afflato umanitario di tante nostre popolazioni, con i problemi della sicurezza e dell’ordine.
Siamo sulla stessa lunghezza d’onda: c’è per noi un prima e un dopo, più che temporale, umano etico politico: accogliere e affrontare i problemi.
Il segretario
del circolo di Torre del Greco del Partito Democratico
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