Inizia ufficialmente oggi il cammino che, si spera, porterà la Nazionale azzurra a giocarsi i prossimi Europei in programma nel 2020 (ricordiamo che questa sarà la prima ed unica edizione della massima competizione continentale per nazionali che si disputerà in ben 12 nazioni diverse per festeggiare i 60 anni del torneo). L’urna di Dublino, sulla carta, sembra aver sorriso agli uomini di Mancini: l’Italia infatti, è stata sorteggiata nel girone J insieme a Bosnia&Herzegovina, Finlandia, Grecia, Armenia e Liechtenstein. Considerando che passano le prime due di ogni raggruppamento, a primo impatto, sembrano esserci ottime possibilità di qualificazione. Ma è veramente così?
Pochi minuti dopo il sorteggio, è lo stesso CT a confermare che “sulla carta la dea bendata ci ha sorriso ma è un girone da vincere sul campo”, segno che comunque, qualche piccola difficoltà, gli azzurri potranno incontrarla e, con questa analisi, proviamo a scoprire quale.
Iniziamo dall’avversaro più temibile, la Bosnia&Herzegovina guidata da Pjanic e dal bomber della Roma Edin Dzeko. Dopo lo spauracchio Germania, la squadra giallo-blu era sicuramente tra le più ostiche che la seconda fascia offriva (basti pensare che hanno stravinto il loro girone di Nations League conquistando la promozione in Serie A e un posto alla Final Four della Serie B). La Bosnia guidata da Robert Prosinečki insegue la sua prima qualificazione alla fase finale degli europei e ha tutte le carte in regola per mettere in difficoltà la nostra Nazionale, soprattutto tra le mura amiche. Un solo precedente tra gli azzurri e i bosniaci vinto proprio da questi ultimi con il risultato di 2-1. E’, senza ombra di dubbio, il principale ostacolo per Insigne e compagnia.
La terza fascia ha regalato un avversario che, sulla carta, appare molto abbordabile: la Finlandia. Gli uomini di Markku Kanerva hanno vinto il Gruppo B della Serie C dell’ultima Nations League e si giocheranno la Final Four e hanno nell’attaccante del Norwich, Pukki, la loro stella più luminosa. Nonostante queste premesse però, gli scandinavi non sembrano costituire un grosso ostacolo per gli azzurri che, nei precedenti 13 confronti, sono usciti vittoriosi ben 11 volte. L’unico piccolo problema, potrebbe essere il clima, soprattutto se la gara in Finlandia si giocasse nei mesi più freddi dell’anno.
Come avversario di quarta fascia invece, all’Italia è toccata quella che oseremo definire una “nobile decaduta” del calcio europeo: la Grecia. L’attuale squadra, non è neanche una lontana parente di quella che stupì il mondo vincendo l’Europeo nel 2004 sotto la guida di Otto Rehhagel. I nomi più importanti della formazione ellenica sono sicuramente il romanista Manolas, l’ex Milan e Borussia Dortmund Sokratis e l’attaccante, ora al Marsiglia, Mitroglu. La Grecia ha disputato una Nations League con tanti alti e bassi: si è classificata al terzo posto nel girone vinto dalla Finlandia, alternando ottime prestazioni a sconfitte a dir poco sorprendenti come quella contro l’Estonia, tra le mura amiche, nell’ultima giornata della Nations League che ha estromesso gli uomini di Angelos Anastasiadis dalla lotta al primo posto. I precedenti dicono che l’Italia ha incontrato 9 volte la Grecia, uscendo vittoriosa in 5 occasioni e pareggiando in 3. E’ sicuramente un avversario da non sottovalutare e, in caso di situazione di classifica complicata e padroni di casa ancora in lotta per la qualificazione, giocare al Pireo non sarà affatto facile.
Veniamo ora alle due squadre “cuscinetto” o presunte tali, uscite dalla quinta e dalla sesta fascia: Armenia e Liechtenstein. L’Armenia ha da poco cambiato CT affidando la panchina a Armen Gyulbudaghyants ed ha disputato una Nations League non proprio esaltante, fallendo la promozione in Serie C chiudendo a 10 punti, dietro la Macedonia. La stella della squadra è, senza ombra di dubbio, Mkhitaryan ma attenzione anche al sempre pericoloso Movsisyan che ha già fatto male agli azzurri nel lontano 2013 nella partita finita 2-2 e valevole per le qualificazioni ai Mondiali 2014 (all’andata in Armenia invece si impose l’Italia per 1-3). E’ una squadra che, a parte le due sopracitate individualità, ha ben poco da offrire e ha una difesa tutt’altro che solida (sono stati ben 8 i gol subiti in 6 partite di Nations League di cui 4 giocate contro avversari non proprio di prima fascia come Gibilterra e Liechtenstein). Era comunque, la squadra più “temibile” della quinta urna. Chiudiamo questa analisi proprio spendendo due parole sulla cenerentola del gruppo: gli ultimi due scontri tra Italia e Liechtenstein, avvenuti durante lo sfortunato cammino verso Russia 2018, hanno visto gli azzurri trionfare 0-4 e 5-0 quindi è lecito aspettarsi lo stesso. Bisognerà portare a casa 12 punti nelle quattro sfide in programma con quelle che, teoricamente, sono le due squadre più deboli, evitando nella maniera più assoluta, passi falsi che potrebbero costare carissimo e mettere pressione ad una Nazionale in piena ricostruzione.
In sostanza quindi, il sorteggio poteva andare sicuramente peggio ma probabilmente anche leggermente meglio, soprattutto per quanto riguarda le squadre di 4° e 5° fascia. In ogni caso, siamo l’Italia, partiamo favoriti. Ora spetta a Mancini e ai suoi calciatori portare a casa la qualificazione.
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