L’Isis torna a colpire nel cuore di Baghdad con una raffica di tre attentati che hanno ucciso oggi quasi cento persone e ferito, in maniera anche molto grave, più di 150.
L’autenticità della rivendicazione dell’Organizzazione dello Stato islamico, apparsa sui siti jihadisti, non è verificabile ma la dinamica dei tre attacchi compiuti a est, a nord e nel nord-ovest della capitale ricorda in effetti gli attentati compiuti in precedenza dall’Isis e dai miliziani qaedisti. Nel primo attacco, un’autobomba ha sventrato un mercato all’aperto a Sadr City, sobborgo orientale a maggioranza sciita e roccaforte del movimento politico guidato dal leader radicale sciita Moqtada Sadr.
I jihadisti dell’Isis accusano gli sciiti di essere apostati. In questo attentato, che secondo i media dell’Isis è stato compiuto con un kamikaze, sono morte 63 persone e 85 sono rimaste ferite. Il bilancio potrebbe aggravarsi perché molti feriti versano in condizioni definite “disperate” dai medici. Nel primo pomeriggio altri due attacchi sono stati compiuti nel quartiere settentrionale di Jamiya, dove sono morte 12 persone e altre 46 sono rimaste ferite; e nel rione nord-occidentale di Kadhimiya, anch’esso a maggioranza sciita. Qui sono rimaste sul terreno 18 persone, tra cui cinque poliziotti. I feriti di questo terzo attacco sono almeno 34.
Fonte: ANSA
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