Come da pronostico, debuttano con una vittoria i campioni del mondo in carica della Germania che, allo “Stade Pierre Mauroy” di Lille, battono per 2-0 l’Ucraina e volano in testa al gruppo C insieme alla Polonia che nel pomeriggio ha battuto l’Irlanda del Nord. Il primo gol è stato realizzato al 19′ minuto e porta la firma di Mustafi. Ha chiuso i conti al 92′ il neo-entrato Schweinsteiger che ha finalizzato al meglio un contropiede perfetto e ha insaccato il pallone su assist di Özil.
LA PARTITA
FORMAZIONI – Queste le scelte dei due CT, Löw (Germania) e Fomenko (Ucraina)
Curiosità: La Germania, prima di stasera, non ha mai perso contro l’Ucraina in gare ufficiali (2 vittorie e 2 pareggi) e partecipa per la dodicesima volta consecutiva alla fase finale degli europei dove si è piazzata per otto volte nelle prime quattro.
PRIMO TEMPO – Prima occasione per la Germania al 3′ minuto: bella progressione palla al piede di Götze, rimbalzo che favorisce Draxler che si gira ma calcia di poco fuori. Risponde subito l’Ucraina con un gran tiro dal limite di Konoplyanka, Neuer vola e mette in angolo, splendido inizio di partita a Lille. Al 12′ altra occasione per la Germania: cross dalla sinistra, Muller lasciato libero sul secondo palo la rimette in mezzo di testa, pallone perfetto per Hector che però colpisce malissimo e l’azione sfuma. Al 18′ la Germania passa in vantaggio con Mustafi: punizione dalla trequarti battuta da Toni Kross, stacco perfetto dell’ex difensore della Sampdoria e palla alle spalle di Pyatov. Prima reazione dell’Ucraina al 27′ minuto con Khacheridi ma copre bene la difesa tedesca. Al 29′ ancora Germania in avanti, stavolta con Khedira: il centrocampista della Juventus, ben imbeccato da Kross, si presenta a tu per tu con Pyatov, ma spara addosso al portiere ucraino, sprecando una grossa occasione per regalare il doppio vantaggio ai suoi. Al 36′ Ucraina vicinissima al pareggio: la conclusione di testa di Konoplyanka viene deviata da Boateng che rischia un grossolano autogol stoppando il pallone in maniera difettosa. Il difensore tedesco poi riesce ad allontanare definitivamente il pericolo, rimediando al suo goffo errore. L’Ucraina ora ci crede e comincia ad alzare il proprio baricentro pressando alto, provando anche ad approfittare dei continui sbandamenti della difesa tedesca che fatica a contenere gli uomini di Fomenko, soprattutto sui calci piazzati. I giallo-blu continuano a spingere ma non riescono a creare particolari occasioni e, dopo l’unico minuto di recupero concesso dall’arbitro inglese Atkinson, si va al riposo con il risultato di 1-0 per la Germania. Tedeschi che però devono essere ben lungi dall’essere soddisfatti in quanto, dopo un buon inizio, sono stati messi alla frusta dagli ucraini che hanno saputo reagire al meglio dopo il gol subito.
Curiosità: Il gol messo a segno da Mustafi (34° marcatore tedesco agli europei, primo gol in nazionale per l’ex Sampdoria) è il 66° della storia della Germania in una fase finale degli europei.
SECONDO TEMPO – La ripresa inizia con gli stessi 22 del primo tempo. Germania che parte subito forte e al 47′ si fa vedere dalle parti di Pyatov con una gran conclusione dal limite di Draxlber, il portiere ucraino però stavolta è attento e allontana con i pugni. Al 52′ brivido per i tifosi ucraini: gran destro dal limite di Toni Kross che sfiora l’incrocio dei pali; che partita del centrocampista del Real Madrid, nettamente il migliore dei suoi. Squillo ucraino al 57′ con un bel calcio di punizione calciato da Rakitskiy che prova a sorprendere Neuer con un tiro rasoterra ma potente, il portierone tedesco però è attento ci arriva deviando la sfera in calcio d’angolo, nulla da segnalare sul corner successivo con la difesa tedesca che allontana il pallone. Al 61′ ancora Germania in avanti con Khedira, il numero 6 tedesco lascia partire un gran tiro da fuori area ma trova la pronta risposta di Pyatov che tiene ancora in vita i suoi. Al 66′ primo cambio tra le fila degli ucraini: fuori Zozulya e dentro Seleznyov. Al 68′ la Germania sfiora il raddoppio con Draxler che si inserisce al centro dell’area e stacca di testa a botta sicura sul cross di Khedira, pallone di poco alto sulla traversa. Al 73′ l’Ucraina si gioca il secondo cambio, fuori Kovalenko e dentro il giovane classe 96′ Zinchenko. I cambi di Fomenko non sembrano però funzionare ed è ancora la Germania a rendersi pericolosa al 75′ con Müller che impegna Pyatov dalla distanza, il portiere ucraino si rifugia in corner. Primo cambio anche per la Germania che sostituisce Draxler (buona partita del giovane trequartista del Wolfsburg) con il numero 9 Schürrle. Ed è proprio il neo-entrato Schürrle a rendersi pericoloso al minuto 81, l’attaccante ex Chelsea però si coordina male e il suo tiro finisce a lato. Il ritmo cala, la Germania controlla agevolmente la gara mentre l’Ucraina non sembra avere le energie fisiche e nervose per provare a pareggiare. All’87 ancora un occasione per la Germania: Özil si invola verso la porta di Pyatov ma, anche lui spreca malamente, calciando addosso all’estremo difensore ucraino. Sulla ripartenza, la Germania rischia di fare harakiri sfiorando un clamoroso autogol a causa dell’uscita sbagliata di Neuer che si fa scavalcare da un colpo di testa all’indietro di Mustafi, bravo Boateng a rimediare. All’89 secondo cambio per la Germania che ora si copre un po di più: fuori Götze e dentro il veterano Schweinsteiger, al suo quarto europeo. Nel primo dei tre minuti di recupero concessi da Atkinson, l’Ucraina prova l’ultimo disperato assalto con Yarmolenko che calcia dalla distanza ma ottiene solo un calcio d’angolo. Sugli sviluppi del corner, la Germania recupera il pallone, riparte in contropiede e chiude la partita con Schweinsteiger. E’ l’ultimo highlights di questa gara che si chiude con il risultato di 2-0.
Curiosità: Schweinsteiger è tornato al gol con la maglia della sua nazionale dopo oltre 5 anni, l’ultimo gol lo aveva realizzato proprio in una partita arbitrata da Atkinson, fischietto inglese che ha arbitrato anche la gara di stasera.
COMMENTO FINALE
Vittoria tutto sommato meritata per i tedeschi che, tranne sul finire del primo tempo, hanno sempre controllato la gara e hanno creato molte occasioni da gol, confermandosi la squadra più temibile e attrezzata in fase offensiva di questo europeo ma con qualche lacuna difensiva, soprattutto in caso di pressione alta, sulla quale Löw dovrà lavorare. Dall’altra parte invece, l’Ucraina, nonostante un finale di primo tempo in crescendo, si è sciolta come neve al sole nella ripresa, dove si sono fatti vedere veramente pochissimo dalle parti di Neuer e senza mai dare l’impressione di poter pareggiare il conto; non era sicuramente questa la partita da vincere per gli ucraini che si giocheranno la qualificazione contro l’Irlanda del Nord e soprattutto contro la Polonia.
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