Sullo smarrimento dello spogliatoio: “Ho parlato di smarrimento perché nel momento in cui ti ritrovi in questa situazione, ti chiedi il perché, quindi mi sono immedesimato nei calciatori. Siccome loro non sono stupidi, ho provato ad immedesimarmi in loro.”
Sulla gara col Francavilla: “Ovviamente non ho la bacchetta magica, credo che la razionalità porti tutti a dire ciò ed a comprendere la scarsa conoscenza delle mie idee che non possono essere recepite in pochi giorni. Tra l’altro ci siamo mantenuti per grandi linee alle richieste di Canzi. Dal punto di vista fisico ho trovato bene la squadra. Il gruppo storico deve essere un riferimento per gli altri.”
Sulla difesa a 3: “Se fossi arrivato ed avessi dovuto cambiare quello fatto in 2 anni precedenti, qualche modifica i calciatori le avrebbero subite, perché nelle scalate o in altro, la differenza c’è. Per accelerare i tempi, l’impostazione della difesa a 3, ci ha aiutati.
Sull’identità di gioco: “Le mie squadre, di solito hanno delle priorità, mi piace un gioco di verticalizzazione e di gestione della palla. A me non piace il possesso fine a se stesso. Mi piace avere la sensazione di saper gestire i momenti della partita.”
Sulle esigenze della società: “C’è da fare del minutaggio.”
Una valutazione sulla squadra: “Dall’esterno su questi calciatori è abbastanza semplice, è semplice dire che sono giocatori forti, però poi bisogna valutare i limiti ed i difetti di tutti e vanno gestiti. Bisogna fare un campionato dignitoso.”
Sulla gestione tecnica: “Siamo legati dal minutaggio, a volte vedremo delle sostituzioni che dall’esterno non avranno senso, ma saranno dettate dal minutaggio.”
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