Intercettato dai nostri microfoni durante il primo allenamento stagionale della Turris il direttore generale Calce traccia il bilancio di questi mesi passati ad allestire la società e a costruire il progetto Turris. Di seguito l’intervista integrale.
Primo allenamento, tanto entusiasmo, un grosso passo in avanti rispetto al passato.
Quest’anno siamo partiti in anticipo cercando di dare un’organizzazione ben precisa alla Turris. La creazione del nuovo sito e la costituzione dell’area marketing e comunicazione ne sono la dimostrazione. Oggi primo allenamento con la squadra quasi al completo, manca soltanto qualcuno che ha beneficiato di qualche giorno di permesso.
Un’organizzazione societaria di questo tipo non si vedeva da anni, da queste cose si capisce l’importanza del progetto Turris?
Sicuramente, più volte ho detto che per fare una squadra competitiva dal punto di vista calcistico occorreva prima costruire una struttura societaria. Mi sono preso quest’impegno due anni fa cercando di mettere insieme tutte le pedine per avere una società con basi solide. Abbiamo lavorato molto sulla comunicazione e sul marketing, da quest’anno con il lancio del sito ci sarà anche il merchandising.
Quest’anno mercato importante, non bisogna avere paura di nessuno.
Subito dopo la gara di Picerno ci siamo messi all’opera per allestire quella che oggi è la Turris, puntando a giocatori di prima fascia. Picci negli ultimi anni ha vinto quattro campionati, lo stesso Evacuo ha fatto 24 gol l’anno scorso. Abbiamo confermato Tarallo, un professionista che in Serie D fa la differenza. Poi abbiamo costruito l’ossatura rinforzando anche difesa e centrocampo. Ad oggi la squadra è completa, poiché abbiamo due giocatori per ruolo. Se poi ci saranno da fare ancora degli accorgimenti non ci faremo trovare impreparati.
L’anno scorso siete stati lasciati un po’ soli, con l’iscrizione fatta molto in fretta. Quest’anno le cose sono state fatte bene e con calma, è anche una sua vittoria il progetto allestito quest’anno.
E’ la vittoria di tutti, di Giuseppe Giugliano e Francesco Vitaglione che ci hanno creduto per primi e mi hanno invitato poi ad allestire una compagine competitiva. A me resta il compito di organizzare la società, l’anno scorso ci sono state delle incomprensioni, ma anche quell’esperienza ci ha insegnato che la squadra si crea innanzitutto negli uffici, mettendo in piedi una dirigenza che condivida e persegua obiettivi importanti.
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