Domenica 31 luglio, quindici attivisti e attiviste di Napoli Animal Save si sono riuniti a Largo Enrico Berlinguer, Napoli, per un’azione incentrata sul Plant Based Treaty. Precisamente è stato allestito un grande banchetto con computer e moduli firme per far aderire le persone. Attraverso l’outreach, cioè un confronto socratico e aperto, gli attivisti e le attiviste hanno spiegato in cosa consiste questa iniziativa, hanno distribuito volantini e incoraggiato i passanti a provare un’alimentazione a base vegetale.
Lo scopo è di dichiarare lo stato di emergenza climatica, di incoraggiare i governi nazionali a investire su prodotti a base vegetale e a porre fine all’ampliamento delle aree destinate all’allevamento e a quelle destinate all’acquacoltura e pesca. Conseguenzialmente destinare i fondi in attività alternativi e sostenibili e non più legati ad un sistema che si basa, e sfrutta, gli animali.
L’iniziativa è ispirata al fossil fuel treaty e ha come obiettivo quello di mettere i sistemi di produzione alimentare in prima linea nella lotta ai cambiamenti climatici. È una campagna che coinvolge scienziati, esperti, persone di spicco e mira a raggiungere realtà differenti per la realizzazione di un trattato da presentare ai governi nella lotta alla crisi climatica ed ecologica. L’obiettivo è raggiungere un’adesione di massa, quello prefissato è di 10mila persone, 10mila aziende, 10mila associazioni/movimenti e 50 città entro il 2023.
È un cambiamento necessario e inevitabile, soprattutto se si pensa che l’80% della distruzione delle foreste è causata dalla produzione di materie prime come soia – destinata agli allevamenti – olio di palma e carne. Inoltre, non si può non tenere conto delle emissioni di gas serra rilasciate dagli allevamenti intensivi, una percentuale che arriva fino al 17%, più di quelle di tutte le automobili e i furgoni in circolazione messi insieme.
Il Pianeta è davvero sull’orlo del baratro ed è la più brutta notizia che l’umanità possa ricevere, ma un lato positivo c’è. La buona notizia è che cambiando stile di vita, partendo da cosa mangiamo, possiamo salvare il nostro meraviglioso Pianeta. La nostra Casa ci sta chiedendo aiuto, non rimaniamo sordi a questa richiesta.
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