
Napoli e dintorni si anima soprattutto in occasione delle festività ed in particolare quelle natalizie sembrano essere tra le più sentite dai partenopei: la città pullula di eventi e manifestazioni pensate appositamente per il periodo, senza dimenticare mai il richiamo alla tradizione, vera costante di tutte le manifestazioni napoletane. Immancabile una visita alla celebre via dei presepi di San Gregorio Armeno: le botteghe degli artigiani sono aperte per tutto l’anno ma è nel periodo natalizio che vi è il boom di visitatori provenienti non solo da tutta Italia ma anche dal resto del mondo. Sempre nel cuore della città partenopea è possibile trovare i mercatini di Natale allestiti all’interno del Museo di Pietrarsa, visitabili fino all’8 gennaio, con gli artigiani del posto pronti a promuovere le loro opere. L’elenco delle attività però non finisce qui perché i mercatini natalizi si ritrovano anche al Vomero, il celebre quartiere sulla collina, e all’Arenella. Infine, da non dimenticare è il MercaNatale, allestito all’interno dello spazio del grande mercato a Poggioreale.
Il capoluogo campano ha più volte dimostrato la propria solidarietà: qui è nata la tradizione del caffè sospeso, ormai praticata in tante altre realtà cittadine, e nel 2022 la generosità si è ampliata ulteriormente. Il comune di Napoli, grazie al sostegno dei negozianti che hanno scelto liberamente di aderire all’iniziativa, ha dato vita al progetto rinominato il Giocattolo Sospeso. L’iniziativa ha avuto come destinatari principali un gruppo di bambini e bambine provenienti dalle società educative territoriali del posto, figli e figlie degli ex lavoratori Whirlpool (da anni in lotta contro la chiusura dello stabilimento napoletano) e alcuni bambini ucraini, costretti a passare il primo Natale lontano dalle proprie case.
Le tradizioni natalizie di Napoli non possono però non prevedere pranzi e cene a base delle specialità del posto: non solo pesce ma tutte le prelibatezze della cucina campana imbandiscono le tavole di grandi e piccini nel capoluogo partenopeo, senza dimenticare la celebre pastiera napoletana a termine del pasto, unita al caffè fatto con la moka, come vuole la ricetta partenopea. Una volta concluso il momento del ristoro, inizia quello del gioco: una tradizione altrettanto importante a Napoli, a partire dalla tombola o smorfia napoletana. Nell’ormai celebre versione cittadina, ad ogni numero è associato una persona, un sentimento o una cosa, tutti rigorosamente in dialetto napoletano. La Smorfia è il celebre libro dei sogni usato per la loro interpretazione e in seguito ricondotti a un numero: non si è certi sull’origine della denominazione ma sembra derivare da Morfeo, antico dio greco dei sogni. La smorfia è tradizionalmente associata alla città di Napoli e in particolare al gioco del Lotto, ma la numerologia in città è legata pressoché a tutto. Oltre alla classica tombola non mancano mai i tradizionali giochi di carte, da scopa a briscola, passando per tressette o asso pigliatutto, e non mancano nemmeno i numeri nelle strategie dei giochi, dalle regole del metodo Masaniello utilizzato per la roulette al metodo d’Alembert o al sistema Labouchere, spesso citati in rete in blog dedicati al gioco in formato digitale.
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