Il calcio in crisi: conti in rosso per il Napoli
Un rosso di 58 milioni di euro. Anzi, ad essere precisi 58,94 milioni di euro. È questo il bilancio del Napoli di Aurelio De Laurentiis, che vanta anche 228 milioni di euro di ricavi, in calo del 17% rispetto al bilancio dell’anno precedente.
Tra le poche voci in crescita c’è quella relativa ai diritti tv e ai loro rispettivi ricavi, passati da 121 milioni nella stagione 2019 2020 a 123 milioni e mezzo in quella attuale (ripartiti in 100 milioni dalla Serie A e i restanti invece dalle competizioni Uefa). A calare, invece, sono le plusvalenze che scendono sotto quota 50 milioni di euro, mentre i ricavi da stadio si assestano intorno ai 39 milioni di euro e le sponsorizzazioni intorno ai 38 milioni di euro. Crescono anche i costi, che arrivano a 306 milioni (erano 294 nella stagione 2019 2020) mentre gli oneri totali da gestione calciatori arrivano a pesare quasi l’88%.
Una situazione che è comune a tantissimi altri club della Serie A e non solo. Dopo due anni di pandemia, infatti, i conti delle squadre di calcio sono sempre più in rosso. E una mano, in questo senso, sarebbe potuta arrivare dal mondo del gambling. La proposta era semplice: destinare l’1% degli incassi derivanti dalle scommesse proprio al mondo del calcio e dello sport. Un’idea che è stata subito messa a tacere dal parere negativo del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, che sarebbe contrario a un altro prelievo. L’idea di una tassa sulle scommesse sportive a sostegno del calcio sarebbe potuta essere una svolta per tutto il movimento sportivo e calcistico. A motivare il parere negativo è anche la considerazione che arriva da ambienti vicini al gambling, secondo i quali una nuova tassazione avrebbe avuto una conseguenza negativa nel panorama delle scommesse, rischiando di condurre i giocatori verso canali illeciti e non autorizzati, a discapito di quelli certificati.
Non ci sarà quindi questo aiuto per le società del calcio, non ci sarà questa boccata d’ossigeno neanche per il Napoli. Una società che, come si legge su Calcio e Finanza, vanta 254 milioni di debiti complessivi, 9 milioni in più rispetto all’anno precedente. Un patrimonio netto di 140 milioni di euro, anche questo in crescita. Ma per poter guardare con ottimismo al futuro serve ancora tempo, per mettersi alle spalle la crisi da Covid 19 e ripartire con il piede giusto.
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