La decisione assunta ieri dal TAR di rinviare a fine gennaio il giudizio sul ricorso presentato da System House circa l’assegnazione di uno dei lotti di attività di Poste Italiane rende ancora più complicata e delicata la vertenza Gepin Contact.
“Condividendo la posizione assunta dalla Slc Cgil Nazionale – affermano le segreterie Slc Cgil Napoli e Campania – riteniamo che il Mise debba riconvocare le parti immediatamente.
Questo nuovo evento – prosegue la Slc Napoli e Campania – potrebbe mettere in discussione l’intero impianto di un verbale di accordo separato, stipulato presso il Mise, che la Slc Cgil non firmò in quanto legava il futuro degli ex Lavoratori Gepin a condizioni troppo incerte sul fronte dei diritti e troppo precarie sul fronte del reddito. Ma il vero nocciolo della questione, nei casi di cambio di appalto del lavoro, risiede nell’assoluta necessità di applicare le clausole sociali intese come continuità reddituale e tutela dei diritti e, soprattutto, nel porre in atto un sistema di regole che freni le gare al massimo ribasso nelle quali sono sempre i Lavoratori a pagarne le spese.
È indispensabile che tutti gli attori in campo, a partire dal Mise – continuano le Segreterie Slc Cgil Napoli e Campania – comprendano che in un settore che impiega circa 80mila addetti è ormai improcrastinabile la definizione e l’applicazione di regole chiare che evitino fenomeni quali la delocalizzazione, appalti senza tutele per i Lavoratori e gare al massimo ribasso.
È fondamentale che sul caso Gepin il Mise convochi subito le parti per fare chiarezza su come il rinvio del Tar segnerà la vertenza in questione.
Ma allo stesso è indifferibile, ormai, che il tavolo di settore produca risultati concreti di definizione di regole certe ed esigibili per il rilancio del settore e la difesa di una sana e forte occupazione” – conclude la Slc Cgil Napoli e Campania.
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