Lunedì 24 ottobre si è tenuta la cerimonia di inaugurazione dell’Associazione Giovanni Guarino. Ha officiato la benedizione il parroco di Santa Croce don Giosuè Lombardo, accompagnato da don Maurizio Patriciello. Presenti il sindaco Giovanni Palomba, la consigliera regionale Loredana Raia, l’onorevole Luigi Gallo, don Tonino Palmese e l’onorevole Francesco Emilio Borrelli.
Accanto ai genitori di Giovanni in tantissimi si sono ritrovati per testimoniare il dolore di chi ha perso un marito ucciso per un posto macchina, o lo strazio della vedova dell’uomo ucciso per lite condominiale.
“Quest’associazione è stata fortemente voluta dalla nostra famiglia – le parole di Rosa Guarino, sorella di Giovanni – sia per tenere viva la memoria di Giovanni, ma soprattutto per sensibilizzare i nostri giovani. In quest’epoca sembra che la violenza sia diventata un modello. Noi proviamo a fare tutto quanto in nostro potere per tutelare i nostri figli, la paura che ci assale è che gli assassini non hanno una giusta pena. In questo ci deve venire incontro la Giustizia”.
Don Maurizio Patriciello: “Forse oggi i ragazzi non distinguono il gioco dalla vita. Dobbiamo aiutarli a comprendere che la vita è una cosa seria, bella, che deve essere vissuta e non andarli a trovare al camposanto o nelle carceri. Noi tutti, genitori, nonni, la Chiesa, l’amministrazione comunale dobbiamo impegnarci per dare a questi giovani un luogo dove restare sereni e tranquilli”.
“Non esiste nessuna forma di giustizia – dichiara l’onorevole Borrelli – se chi commette delitti efferati non paga fino in fondo le sue colpe. Pagare è l’unico modo per espiare le proprie colpe. Se si continuerà in una società in cui chi ammazza il prossimo e non va a finire in galera le cose non cambieranno. L’unico modo per cambiare è pagare per il male che si è fatto. Bisogna avere la grande carità cristiana ed essere propensi al perdono, ma non c’è perdono se non c’è espiazione della colpa”.
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