Bagno di folla per la visita del vicepresidente del consiglio dei ministri Antonio Tajani a Torre del Greco. Il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ha accolto l’invito da Ciro Borriello e si è impegnato a risolvere le criticità evidenziate dal candidato sindaco di otto partiti e movimenti di centrodestra, a partire dal diritto alla salute pubblica fino al rilancio economico del territorio: «Un obiettivo raggiungibile attraverso la creazione di un asse tra il Comune e il Governo», la premessa de presidente di Forza Italia.
«Qui si sente il profumo della vittoria, vogliamo cambiare le cose a Torre del Greco. A partire dalla gestione della sanità: il problema dell’ospedale Maresca si risolve a Napoli, in Regione Campania. Ma da qui deve arrivare un segnale forte: questo territorio merita una risposta sul futuro dell’ospedale Maresca, Torre del Greco non deve più accettare gli ordini o il disinteresse di chi è al governo della Regione Campania. Come governo saremo al fianco dell’amministrazione comunale di Ciro Borriello per difendere e tutelare il diritto alla salute pubblica», la rassicurazione di Antonio Tajani.
Il ministro degli affari esteri ha poi focalizzato l’attenzione sul lavoro. «Vogliamo dare risposte a una città di 80.000 abitanti sul tema fondamentale della disoccupazione. Dobbiamo dare a questo territorio una vera politica industriale, in primis attraverso l’inserimento di Torre del Greco nella zone economiche speciali. Fare parte della Zes significa avere una serie di agevolazioni e autorizzazioni che risolvono una lunga serie di problemi burocratici e fiscali: il governo è pronto a dare una mano, ma c’è bisogno che si parta da qua», l’invito del vice-premier del governo guidato da Giorgia Meloni.
«Poi è necessario sostenere gli imprenditori e gli artigiani del territorio, in particolare i maestri del corallo e del cammeo: bisogna favorire l’internazionalizzazione, permettendo alle imprese di aumentare le esportazioni all’estero. Ho già incontrato diversi imprenditori del territorio, come i titolari di Meridionali Alluminio e Pasticceria Mennella: su questo punto il ministero degli esteri può offrire un grande aiuto. Così come può essere d’aiuto al settore del corallo e del cammeo, fiore all’occhiello di Torre del Greco: siamo a disposizione del territorio per favorire l’incremento delle esportazioni e favorire anche la internazionalizzazione. Le esportazioni nel 2022 hanno fruttato 600 miliardi di euro in Italia: dobbiamo essere in grado di salire su un carro vincente grazie alla qualità dei nostri prodotti, apprezzati in tutto il mondo. Ho già parlato con i rappresentanti di Assocoral, storica associazione del settore, saremo già operativi da lunedì prossimo per cercare di risolvere i loro problemi e di sostenerli anche in tutti i passaggi inter-ministeriali al fine di potere superare alcuni ostacoli per garantire la possibilità di maggiori esportazioni per un prodotto unico al mondo. Sono atti concreti che potremo fare con Ciro Borriello alla guida di Torre del Greco», l’assist alle imprese del territorio.
Infine, il vicepresidente del consiglio dei ministri ha sottolineato l’importanza di scegliere bene il futuro sindaco di Torre del Greco: «Ciro Borriello è stato un grande medico durante la crisi del Covid-19, non si è risparmiato e chi si sacrifica per i propri pazienti in ospedale è disposto a sacrificarsi anche per i propri concittadini. Ciro Borriello ha anche una grande esperienza di politico nazionale: essere stato in parlamento è un bagaglio che non tutti i sindaci delle città italiane hanno nel proprio curriculum. L’esperienza conta, gli sprovveduti non hanno la possibilità di risolvere i problemi: chi ha maturato l’esperienza sul territorio e a Roma, già sa come collegare il Comune al Governo. Questo è fondamentale per un Comune, per risolvere i problemi e per accelerare i tempi lenti della burocrazia. Servono sindaci svegli che sanno dove andare per risolvere le criticità del territorio e questo è un vantaggio che Ciro Borriello offre alla città di Torre del Greco», la conclusione del ministro per gli affari esteri.
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