Conferenza stampa stamani di Valerio Ciavolino che ha annunciato la propria candidatura alle elezioni regionali. “Un momento importante – dichiara l’attuale consigliere comunale di opposizione – dove intendo presentare gli obiettivi prefissati e soprattutto avere confronto con il popolo. Sono stato già amministratore di questa città e adesso ambisco, in qualità di cittadino e in rappresentanza della nostra città, alla carica di consigliere regionale. E non, come pensano in tanti, di andare là a riscuotere lo stipendio ma per poter legiferare per quanto attiene le problematiche della nostra città. Le cose più urgenti da fare riguardano la gestione del territorio che non è altro che la fusione della questione urbanistica e quella ambientale, soprattutto nella nostra città e di tutta la fascia costiera. Uno per tutti la questione che il 2017 ha visto bruciare ettari ed ettari di terreno ma la Regione non ha prodotto una legge ad hoc per la ripiantumazione, né mettere in moto un meccanismo virtuoso per quanto riguarda la creazione di casolari e percorsi per favorire ed incentivare il turismo legato al Vesuvio.
“L’altro aspetto è mettere in moto i finanziamenti europei. A Torre del Greco un esempio, che si poi si innesca con l’urbanistica, è che se una persona vuol fare una formazione professionale in un locale non lo può fare perché non può chiedere il cambio di destinazione d’uso.
“E’ tutto un percorso che se si mette mano sotto l’aspetto urbanistico e turistico, assieme alle nostre vocazione nei settori di nicchia, può mettere in moto quel meccanismo virtuoso che da domani può dare la fiducia e la possibilità di avere occupazione sul territorio.
“Uno dei punti che sarà non un cavallo di battaglia ma l’esempio tipico di non aver fatto nulla per l’ospedale Maresca. Quando un governatore dice che altri hanno chiuso il Maresca, dice un errore. Fino ad un anno fa il nosocomio torrese era commissariato, la Sanità in Campania era commissariata. Oggi non esiste più commissariamento ed è tutto in capo al Presidente della Regione Campania. Ovviamente non si è tenuto conto di una legge nazionale che gli ospedali vanno visti e aperti dovendo avere dei pronti soccorso attivi H24 con tutto quello che attiene al back office dello stesso, della cardiologia e di tante altre specializzazioni. L’aspetto della cardiologia deve essere un fenomeno importante, poiché la velocità dell’azione dell’intervento può portare alla salvezza della persona. Un territorio composto da trecentomila abitanti può avere sicuramente posti letto dedicati al pronto soccorso e a tutto ciò che è legato al blocco emergenza-urgenza.”
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