È sicuramente impossibile trovare qualcuno che, in un modo o nell’altro, non conosca i più classici giochi da casinò. Non che sia necessario essere appassionati: questi sono protagonisti in centinaia di opere di cultura popolare, menzionati o addirittura approfonditi in film, libri, videogiochi e serie TV. Un successo che, al giorno d’oggi, è visto come un eterno presente, con i classici da casinò sempre moderni e attuali: in molti casi possono essere considerati persino sport tradizionali. Questo è senz’altro vero, ma rischia di mettere in ombra il fatto che i moderni intrattenimenti, protagonisti in piattaforme online dedicate, abbiano alle loro spalle una storia di successi pari o superiore a quella attuale: gli stessi giochi, in versioni diverse, sono stati centrali in secoli di storia ludica.
Guardiamo per esempio alla roulette, grande protagonista tra i giochi da casinò: un ruolo ricoperto nei moderni casinò online, certo, ma guadagnato in secoli di evoluzione. Il principio della roulette è quello più generico della ruota della fortuna, basato su un disco messo in movimento e destinato a fermarsi in determinati punti, assegnando premi e simili. Alcune testimonianze vorrebbero già greci e romani a conoscenza di giochi simili, praticati con scudi o ruote di carro. Più certi invece i riscontri circa il biribisso, gioco diffuso già nell’Italia seicentesca, le cui somiglianze con la roulette risiedono soprattutto nello schema delle puntate. La roulette propriamente detta, invece, ha cominciato a comparire nelle case da gioco francesi il secolo successivo già nella sua forma oggi famosa: una ruota numerata alloggiata in un tavolo. Da lì in poi le modifiche sono state minime, concentrate nei meccanismi allo scopo di rendere il gioco privo di ogni possibile imperfezione: un percorso completato in anni recenti con l’approdo online, dove grazie ad algoritmi casuali il gioco è totalmente privo di ogni possibile distinzione materiale.
Possiamo poi prendere in esame le slot machine, immancabili nell’offerta videoludica dei siti specializzati. Alle loro origini, tuttavia, erano strettamente imparentate col poker, e anzi non è sbagliato dire che si trattava di vero e proprio poker meccanico. I primi macchinari presentavano cinque rulli con impressi i semi delle carte francesi, talvolta in uso ancora oggi, e il loro scopo era comporre una combinazione valida di poker. Ovviamente in maniera casuale: tirando una leva si mettevano in movimento i rulli, che si sarebbero fermati mostrando, attraverso una finestrella, una linea di cinque simboli. Un addetto, controllato l’allineamento, avrebbe pagato la vincita. Il gioco non ha mai abbandonato questi principi, pur automatizzandosi sempre di più: già da fine ‘800 si fece a meno degli addetti, automatizzando il processo di pagamento delle slot, ma poi vennero introdotte sempre maggiori componenti elettromeccaniche ed elettroniche, come i primi chip. L’approdo online è stata solo naturale conseguenza di questa costante evoluzione tecnologica e ha permesso un’esplosione senza precedenti di varietà tematiche, dal momento che è sufficiente dare un contesto ben riconoscibile per creare un titolo nuovo ma dotato di un gameplay dal successo garantito: non è un caso che operatori specializzati come PokerStars Casino includano un’ampia scelta di titoli nella loro offerta, testimoniando il successo senza tempo delle slot.
Concludiamo esaminando uno dei giochi più strategici del casinò, dove la casualità va di pari passo con calcoli probabilistici: si tratta infatti del gioco più studiato da un punto di vista matematico. Parliamo ovviamente del blackjack o, come è stato più spesso noto nella sua storia, Ventuno. Come tutti sanno scopo del gioco è avvicinarsi più di banco e avversari alla cifra di 21 punti, data dal valore delle carte, senza però superarla, perdendo di conseguenza la mano. Tali regole compaiono in numerosi giochi, spesso accomunati proprio dal nome che richiama la soglia di punteggio. Conosciamo per esempio la Veintiuna, diffusa in Spagna come minimo prima del ‘600, da una testimonianza eccellente: Miguel de Cervantes, autore del Don Chisciotte, ne fa menzione in un suo racconto. Un secolo dopo una pubblicazione francese fa menzione dei Vingt-et-Un, gioco con le stesse regole e cifra. L’odierno blackjack è in effetti una rielaborazione made in USA, dove è arrivato con i coloni europei cambiando nome. Il moderno nome del gioco, che non cita la cifra 21, deriva proprio da una trovata americana: negli anni ‘30 si aggiunse la regola secondo la quale la mano composta da un asso e un fante di picche, in inglese un black jack, avrebbe automaticamente vinto la mano. Regola presto abbandonata, ma rimasta nel nome del gioco che ancora oggi è protagonista online.
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