La celiachia è una malattia di cui, col passare degli anni, si sente sempre più parlare. Essere celiaci vuol dire, non solo dover soffrire disturbi fisici, dovuti all’infiammazione cronica dell’intestino tenue, scatenata dall’ingestione di glutine in soggetti geneticamente predisposti, ma anche psicologici, in particolare la “marginazione sociale”, a causa della necessità di assumere alimenti specificamente dedicati.
Marginazione che si riflette anche nella vita quotidiana, come la scelta di un ristorante dove andare a pranzo fuori (“ma saranno attrezzati per i celiaci?”) o fare la spesa (“avete prodotti per celiaci?”).
“La celiachia, pertanto, rappresenta una malattia di ampia rilevanza sociale che, se non diagnosticata precocemente o non diagnosticata affatto, comporta nel tempo un peggioramento delle condizioni generali di salute, con conseguenti costi a carico del sistema sanitario nazionale.” Tale inciso lo troviamo nella proposta di legge regionale dell’Onorevole Gen. Carmine De Pascale, Capogruppo al Consiglio Regionale della Lista De Luca Presidente, presentata in consiglio lo scorso luglio.
“In Campania- ci ha spiegato De Pascale– ci sono 19.000 pazienti affetti da celiachia, un numero non trascurabile a cui occorre aggiungere tutti quelli che non sanno di esserlo. Ho ritenuto, pertanto, doveroso proporre una Legge Regionale, che tuteli i malati e che salvaguardi, al contempo il servizio sanitario.”
“La legge- ha poi continuato il Generale- si basa su alcuni concetti fondamentali: salvaguardia, comunicazione e formazione.”
Ed è proprio su quest’ultimo aspetto che il Capogruppo insiste: “L’obiettivo è quello di favorire l’educazione sanitaria e l’aggiornamento professionale del personale sanitario, in primo luogo, senza però trascurare la formazione del personale deputato alla preparazione ed alla distribuzione dei cibi.”
L’Art.4, infatti, prevede che la Regione debba promuovere la formazione e l’aggiornamento professionale per gli operatori del settore della ricettività e del turismo, oltre specifiche iniziative formative nelle scuole, con particolare riferimento all’istituto alberghiero.
“Solo grazie ad una politica integrata di prevenzione e sensibilizzazione- sottolinea il Gen. De Pascale– potremmo intraprendere un percorso virtuoso che ci porterà, come Regione Campania, ad una riduzione della spesa sanitaria legata alla diagnostica ed alle terapie necessarie alle complicanza della celiachia e, nel contempo, al pieno inserimento sociale dei soggetti affetti da tale patologia.”
La legge, tra l’altro, prevede la “Settimana regionale sulla malattia celiaca”, che includerà il 16 maggio, giornata mondiale dedicata al tema. In tale settimana saranno favorite le iniziative sul territorio regionale, dedicate alla diagnosi ed alla terapia della celiachia.
E’ previsto, infine, il “Comitato per la prevenzione e tutela della salute e della celiachia”, con funzioni di presidio e di programmazione sulla materia.
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube
RSS