
Pronti a continuare a dare battaglia, i dipendenti della mensa scolastica hanno chiesto e ottenuto un incontro con il sindaco Giovanni Palomba, durante il quale hanno espresso ancora una volta tutto il loro malumore e il loro malessere per la situazione attuale. Mesi senza stipendio e il rischio di vedere slittare ulteriormente i tempi stanno logorando gli ex lavoratori della Sirio .
Nella riunione il Sindaco Palomba ha risposto alle varie istanze proposte dai dipendenti, evidenziando la non responsabilità in questione della parte politica, rimandando il tutto alla parte gestionale.
I problemi attuali risiedono nel ricorso attuale proposto dalla Sirio: “Il problema vero potrebbe essere se la Sirio vincesse il ricorso; in quel caso i tempi si allungherebbero ulteriormente.” Così Palomba nella riunione tra la rabbia dei dipendenti. Nella fattispecie la ditta uscente ha presentato un ricorso sull’attribuzione dell’appalto alla nuova ditta, contestando criteri e punteggi di assegnazione . La decisione del TAR, in caso di giudizio positivo per la Sirio, porterebbe ad un rinvio probabilmente all’anno nuovo del servizio pasti per le scuole, in quanto la gara dovrebbe ritornare in commissione per rivedere i punteggi. Caso diverso, ha chiarito il Sindaco, se il ricorso fosse positivo per la Sagifin: entro 48 ore il servizio dovrebbe partire, almeno questo sarà l’indirizzo politico relegando poi ai dirigenti.
Una situazione difficile e alquanto grottesca; un servizio che sarebbe dovuto partire ad inizio anno scolastico, rischia di slittare all’anno nuovo. Forte la rabbia dei dipendenti presenti: “Anche oggi siamo venuti a perdere tempo, vogliamo risposte certe e il Sindaco scarica la responsabilità sui tecnici. A noi interessa lavorare non ci interessa con chi!”. Palomba dal canto suo ha ribadito: “Stiamo lavorando affinché anche l’ultima virgola sia messa apposto, non possiamo avviare il servizio, perché i problemi si raddoppierebbero con conseguenze per l’ente. La gara-conclude il Primo Cittadino- è partita in ritardo, ma non per colpa nostra; sarebbe dovuta partire col Commissario Prefettizio.”
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