Quella andata in scena stanotte, era la gara della verità per i Cleveland Cavaliers: andare sotto 3-0 avrebbe significato, con tutta probabilità, regalare il secondo titolo consecutivo a Curry e compagnia, vincere e soprattutto convincere avrebbe riaperto totalmente questa serie finale. Ed è proprio quello che hanno fatto LeBron James e i suoi (orfani di Kevin Love fuori per infortunio [sostituito in quintetto da Jefferson], probabile rientro per lui in gara4) che schiantano letteralmente, la copia sbiadita dei Warriors visti nelle prime due gare e portano a casa il primo punto della serie vincendo per 120-90 at the Q (l’arena di Cleveland “Quicken Loans Arena” è nota soprattutto cosi).
Primo quarto – Pronti via e subito parziale di 9-0 per i Cavs e Golden State che ferma subito la gara. La musica non cambia e Kerr deve fermare ancora una volta la gara, a quattro minuti dalla prima sirena, per fermare l’ennesimo parziale dei Cavs che scappano subito sul 21-8 soprattutto grazie a un super Kyrie Irving (7 su 9 dal campo nel primo quarto per 16 punti, saranno 30 per lui i punti a fine serata). Gli splash brothers latitano ancora (sul finire di quarto piccolo infortunio al ginocchio per Klay Thompson che però rientrerà senza grandi problemi) e frazione che si chiude sul 33-16 per i padroni di casa che fanno registrare un incredibile 72% dal campo.
Secondo quarto – Inizia bene il secondo quarto per i Warriors che, trascinati da Harrison Barnes (nettamente il migliore dei suoi, 18 per lui totali), aprono un parziale di 10-0 riportando a meno nove i campioni in carica che sembrano essere finalmente entrati nella partita, soprattutto in difesa. A rispondere e a smorzare le speranze di rimonta dei Warriors però, ci pensano JR Smith (come sempre mostruoso tra le mura amiche, 20 per lui) e King LeBron (sontuosa partita del re, chiuderà con 32 punti). Golden State non si arrende e risponde a sua volta con Klay Thompson che ne mette otto di fila e riporta ancora sotto i suoi. Nel frattempo, continua la serata (e la serie) da incubo (per i suoi standard) dell’MVP Stephen Curry che torna in panchina con più falli che punti (tre falli e due punti per Steph nel primo tempo). Si va al riposo lungo sul 51-43 per i Cavs che si vedono annullare (giustamente) un pazzesco buzzer-beater di JR Smith che l’aveva piazzata da centrocampo.
Terzo quarto – Cosi come ad inizio gara, i Warriors iniziano la ripresa in modo “terrificante”: tiri sbagliati e forzanti, tante palle perse, poca difesa e Cavs che volano prima sul +19 e poi sul +22 a 5:50 dalla fine del quarto grazie alla bomba di LeBron che costringe Kerr all’ennesimo timeout in emergenza. All’uscita dalla pausa, arriva il primo acuto di Curry che segna da tre uscendo bene da un blocco dell’ex di serata (fischiato ingiustamente dai tifosi dei Cavs) Varejao. Acuto replicato anche poco dopo dallo stesso MVP ma Warriors che vengono subito rimandati all’inferno da una tripla di JR Smith e soprattutto da un mostruoso alley-oop di LeBron James su alzata di Irving (subito l’ennesima palla persa di Curry, saranno 6 a fine serata) che fa esplodere la “Quicken Loans Arena”, regalando il nuovo +22 ai padroni di casa. Il quarto si chiude sul 89-69 per i Cavs, dopo un miniparziale di Curry che prova a scuotere i suoi.
Quarto periodo – Il leitmotiv della gara non cambia neanche nell’ultimo e decisivo parziale. L’ultimo ad arrendersi dei Warriors è Barnes ma crolla definitivamente anche lui dopo le due bombe dall’arco dei Cavs (una di Shumpert e una di JR Smith) e dopo una schiacciata di prepotenza di LeBron James che riporta i suoi sopra di 24 a 8:11 dalla fine, chiudendo definitivamente la gara. Il resto della partita è, cosi come successo in gara2, semplice garbage time con tante riserve in campo e risultato acquisito. Finisce 120-90 e Cavs che accorciano il punteggio nella serie portandosi sul 2-1.
Partita completamente da dimenticare per i Warriors che non hanno mai dato l’impressione di potersela giocare contro questi Cavaliers: troppi tiri sbagliati e forzati, tantissime palle perse (18 totali) che hanno fruttato oltre 25 punti a LeBron e compagni, panchina poco influente (cosa che invece aveva fatto la differenza nei primi due episodi della serie) ma soprattutto Curry&Thompson ancora sotto i loro standard (29 combinati per le due superstar di Golden State, entrambi sotto i 20 punti individuali, cosa mai successa negli ultimi due anni). Non brilla neanche Green che chiude con soli 6 punti e 6 rimbalzi.
Dall’altra parte invece, Cavs che finalmente si sono iscritti a queste finali e, orfani di Love, hanno trovato una super prova di Irving (primo tempo devastante) e soprattutto del suo re LeBron James che, nel dopo partita, predicherà calma e dirà ai suoi che questo è solo il primo passo.
Una sola cosa è sicura: ora, finalmente, abbiamo una serie finale degna di questo nome e tutto può succedere.
Il quarto episodio della serie, è in programma nella notte tra venerdi è sabato, palla a due che verrà alzata alle ore 03:00 italiane (diretta su SkySport2).
Cleveland: James 32 (13/24 da due, 1/2 da tre, 3/5 tiri liberi), Irving 30, Smith 20. Rimbalzi: T. Thompson 13. Assist: Irving 8.
Golden State: Curry 19 (3/4, 3/9, 4/4 tl), Barnes 18, Iguodala 11. Rimbalzi: Barnes 8. Assist: Green 7
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