Abuso di alcool e droga, un uomo di 48anni da 4 anni usava violenza sulla moglie e le figlie ma di denunce non c’era alcuna traccia.
Questa notte l’episodio che ha finalmente fatto scattare la chiamata ai carabinieri e l’arresto.
L’uomo, un 48enne di Ercolano, è rientrato a casa e, preda delle sostanze alcoliche e stupefacenti ha preso a litigare con la moglie e subito dopo l’ha aggredita. A quel punto si è interposta la loro figlia più grande, di poco più di vent’anni per difendere la mamma, ma l’uomo non si è tirato indietro. Ha spintonato anche la ragazza facendola rotolare giù per le scale per diversi gradini. Infine ha colpito con calci e pugni tutte e tre : la moglie e le 2 figlie.
E’ stato a quel punto che la donna si è decisa a chiedere l’aiuto dei carabinieri della tenenza di Ercolano i quali sono intervenuti in casa loro in pochissimo tempo, bloccando il soggetto e arrestandolo.
Le donne si sono recate in ospedale dove i medici hanno riscontrato e curato loro molte contusioni e lividi.
Il 48enne è stato invece portato dai carabinieri in caserma e, dopo le formalità dell’arresto, tradotto in carcere.
Questa notte l’episodio che ha finalmente fatto scattare la chiamata ai carabinieri e l’arresto.
L’uomo, un 48enne di Ercolano, è rientrato a casa e, preda delle sostanze alcoliche e stupefacenti ha preso a litigare con la moglie e subito dopo l’ha aggredita. A quel punto si è interposta la loro figlia più grande, di poco più di vent’anni per difendere la mamma, ma l’uomo non si è tirato indietro. Ha spintonato anche la ragazza facendola rotolare giù per le scale per diversi gradini. Infine ha colpito con calci e pugni tutte e tre : la moglie e le 2 figlie.
E’ stato a quel punto che la donna si è decisa a chiedere l’aiuto dei carabinieri della tenenza di Ercolano i quali sono intervenuti in casa loro in pochissimo tempo, bloccando il soggetto e arrestandolo.
Le donne si sono recate in ospedale dove i medici hanno riscontrato e curato loro molte contusioni e lividi.
Il 48enne è stato invece portato dai carabinieri in caserma e, dopo le formalità dell’arresto, tradotto in carcere.
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