Di seguito i temi principali del convegno del 18 Ottobre trattati dal presidente Federalberghi Costa del Vesuvio – Adelaide Palomba
INTRODUZIONE
Buongiorno a tutti gli invitati: è, per l’associazione che io rappresento, motivo d’orgoglio vedere nella sala che meno di due anni fa ospitò l’incontro che sanciva l’inizio delle nostre attività, rappresentanti istituzionali, amministratori locali e albergatori. Segno evidente che in questi mesi tanto lavoro è stato svolto e tanti passi sono stati mossi da Federalberghi Costa del Vesuvio.
Con un unico obiettivo dichiarato e palese sin dall’inizio: fare di questa terra meravigliosa una importante destinazione turistica. Unire le bellezze naturali, le risorse archeologiche e le capacità imprenditoriali in un unico grande sforzo. Rendere Costa del Vesuvio un luogo unico, conosciuto in tutto il mondo e nel quale trascorrere vacanze da sogno.
Vedere al tavolo del nostro dibattito il Presidente dell’Ente Parco, i rappresentanti istituzionali, gli amministratori di Gori, mi dice che questa è la strada giusta su cui continuare a lavorare!
RISORSE NATURALI
Per risolvere i problemi dobbiamo, però, affrontarli guardandoci negli occhi e dicendoci cosa va e cosa non va. L’effetto cartolina non basta più. Ripeterci, quasi come un mantra, che siamo un territorio meraviglioso nel quale è possibile trovare risorse naturali uniche al mondo è importante, ci dà fiducia, ma non è più sufficiente per risolvere i nodi di una politica turistica zoppicante e priva di una reale dimensione globale.
La tutela delle risorse naturali, in questo senso, diventa una battaglia prioritaria da affrontare insieme. Abbiamo seguito con grande apprensione questa estate, la vicenda dei roghi che hanno lambito la valle dell’Inferno e hanno distrutto una parte importante del patrimonio naturalistico del Vesuvio.
Siamo stati solidali col presidente Casillo e con il suo grido d’allarme. Le risorse naturali sono un patrimonio unico al mondo: Costa del Vesuvio non può prescindere dalla loro tutela. Abbiamo apprezzato allo stesso modo l’impegno che le amministrazioni locali insieme alla Gori, società che gestisce il nostro patrimonio idrico e che si occupa della sfida più importante, si sono posti: la riconquista della balneabilità del nostro mare. Uno dei tanti, veri ostacoli allo sviluppo turistico di questo territorio.
Federalberghi Costa del Vesuvio, dal momento del suo insediamento, ha ritenuto di dover promuovere anche una forte azione culturale a difesa delle bellezze naturali, a sostegno del suo integro sfruttamento turistico e tenendo conto di una sostanziale necessità di tutela del nostro patrimonio artistico e naturalistico. Anche per questo motivo, in questi mesi abbiamo portato avanti numerose iniziative, in collaborazione con associazioni culturali, affinché non solo i turisti ma anche i cittadini locali abbiano una più approfondita conoscenza del territorio attraverso visite animate da spettacoli legati alla tradizione in luoghi di culto o in sedi storiche
MANAGEMENT
In questi due anni tante cose sono cambiate: e in positivo! Vi è un nuovo governo regionale che, anche sulla scia di quanto fatto in precedenza nel settore turistico, ha puntato forte proprio sullo sviluppo di questo ambito. Non possiamo dimenticare, ad esempio, che l’estate scorsa è stata riaperta dopo due anni la Funivia del Monte Faito e che ha visto un clamoroso boom di presenze.
La necessità di dialogare con i soggetti attivi di questo territorio ci spinge a cercare sempre nuove forme di dialogo e di sinergia.
Con l’Ente Parco, diretto da Agostino Casillo, abbiamo avviato sin da subito un confronto serrato e costante. Consapevoli entrambi che solo un dialogo tra chi ha il compito di promuovere e valorizzare una realtà meravigliosa come quella del Parco del Vesuvio e chi ha il compito di promuovere la presenza turistica in queste zone può portare a grandi risultati. Abbiamo partecipato con passione e con impegno a “Vulcano di idee” giornate di riflessione e di spunti per trovare nuove opportunità di sviluppo per questo territorio; e la nostra proposta è stata proprio quella di legare il mare al Vesuvio, ipotizzando l’arrivo del turisti via mare nei porti della Costa e condotti con mezzi ecosostenibili al Gran Cono magari accompagnati da racconti di storia popolare.
Allo stesso modo, abbiamo cercato sin da subito, un contatto con il nuovo management Gori che, in continuità con il passato ha focalizzato la sua attenzione alla tutela del mare attuando un importante studio per la speriamo imminente risoluzione del annoso problema che affligge la nostra Costa: rendere nuovamente il mare balneabile. Chi come noi vive di turismo sa che riuscire a ridare la balneabilità ad un tratto di costa come quello di Costa del Vesuvio è una mossa decisiva per il nostro futuro.
Non farò oleografia, parlando di cartoline e di Vesuvio col pennacchio, ne ricorderò quanti fossero stati i Napoletani che venivano proprio a Torre del Greco a trascorrere le vacanze, ma dobbiamo sapere che solo recuperando le bellezze del nostro territorio, e lavorando sulla loro valorizzazione, possiamo far sì che la sinergia di queste nuove gestioni producano velocemente effetti utili e innovativi nonostante i tempi della burocrazia.
INFRASTRUTTURE
La collaborazione deve essere decisiva soprattutto perché tante e numerose sono le sfide che ci attendono. Da parte nostra, da parte degli imprenditori che investono nonostante la crisi, nonostante le difficoltà vi è solo una richiesta che viene fatta con forza alle istituzioni.
Prima ricordavo di come sia stato importante riaprire la Funivia del Faito per quegli imprenditori che credono nel riscatto di un’area bellissima. Ed è questa la vera sfida che insieme alla politica ed alle istituzioni noi dobbiamo affrontare.
Costa del Vesuvio è un territorio ampio che racchiude numerose bellezze da visitare e posti di cui godere; ma sappiamo bene che i nostri turisti scontano subito la politica della mobilità e dei trasporti davvero insufficiente!
Cittadini, specie quelli stranieri, abituati nelle loro città a girare con la metro fino a notte fonda non riescono a capacitarsi che in posti come questi sia difficile, se non quasi impossibile, muoversi dagli Scavi di Ercolano a Castellammare, ad esempio, con i mezzi pubblici.
Riuscire a rimettere in piedi un circolo virtuoso che consenta a chi visita questi territori di potersi muovere in libertà e sicurezza darebbe linfa nuova a chi cerca di trasformare questo territorio in una destinazione turistica capace di mantenere i turisti ed evitare il (commercialmente) pericoloso ed inutile fenomeno del mordi e fuggi.
Per questo motivo Federalberghi sarà presente anche quest’anno alle più importanti fiere del settore, dove andremo a presentare la nostra nuova brochure incentrata esclusivamente sulle bellezze di questo territorio. Perché con orgoglio rivendichiamo che l’idea del turismo in Campania non sia solo Napoli, le Isole le Costiere e i siti archeologici, ma che il nostro territorio possa guadagnare, agli occhi del pubblico uno spazio non tolto da nessuno ma lasciato scoperto da anni di una disattenta politica turistica regionale.
LEGALITA’
E’ chiaro che nell’intero discorso che stiamo portando avanti anche Federalberghi deve fare la sua parte; anche perché la crescita del turismo significa nuove opportunità di sviluppo economico, ma anche un efficace azione di controllo sul dilagare di nuove attività non sempre rispondenti a tutte le regole imposte in questo settore.
Recentemente Federalberghi nazionale ha lanciato i dati sul dilagare incontrollato dell’abusivismo e della concorrenza sleale nel settore ricettivo. Dati che toccano da vicino anche noi.
Ad agosto 2016, nei 21 comuni (competenza territoriale di Federalberghi Costa del Vesuvio) risultavano disponibili su Airbnb 510 alloggi, di cui:
– 51,8 % riferiti ad interi appartamenti;
– 89,1 % disponibili per più di sei mesi;
– 53,7 % gestiti da host che mettono in vendita più di un alloggio.
In realtà agli occhi dell’acquirente tutto sembra bello nuovo e splendente, specie perché spesso l’acquisto risulta essere più vantaggioso in termini economici rispetto alle attività alberghiere a tutti gli effetti, ma se si analizza attentamente la situazione emerge che in questi appartamenti non abita il titolare e non si fa leva sulla “Sharing Economy”; molti degli inserzionisti sono proprietari di più alloggi; alloggi che non coprono una mancanza di offerta ma piuttosto fioriscono lì dove il territorio attrae un gran numero di visitatori ( il nostro è in piena crescita per cui fiorente è il dilagare dell’attività extra alberghiera, talvolta illegale) e non integrano reddito ma generano perlopiù il lavoro nero essendo attività economiche a tutti gli effetti, ma come già detto, non sempre ben gestite.
Ne consegue che il consumatore è ingannato due volte: viene tradita la promessa di vivere un’esperienza autentica e vengono eluse le norme poste a tutela del cliente, dei lavoratori, della collettività, del mercato.
Da qui ne consegue il nome “stesso mercato stesse regole” della campagna nazionale di Federalberghi di cui a breve ci parlerà la dottoressa Bonafaccia.
In conclusione posso dichiarare spero a nome di tutti che la strada da fare, è sicuramente lunga e difficile per tutti, ma se la percorriamo facendo rete, e costruendo opportunità legali, vinceremo la nostra sfida, che sappiamo essere molto ambiziosa ma della quale non abbiamo paura!
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