di Cristina Basso
Il mese di settembre segna l’atteso ritorno del Festival del Paesaggio di Anacapri, che celebra la sua settima edizione che si terrà dal 10 settembre al 5 novembre e sarà dedicata all’artista ucraino Ilya Kabakov, recentemente scomparso. La sua eredità è celebrata con il progetto speciale “Flying Komarov”, un sorprendente video di animazione tra virtuale sogno e reale realizzato in collaborazione con sua moglie Emilia.
Al centro della rassegna ideata e curata da Arianna Rosica e Gianluca Riccio, che si svolgerà presso la Fondazione Axel Munthe a Villa San Michele – estendendosi però anche al centro storico di Capri e Anacapri – c’è il tema del ripensamento, della trasformazione e della riarticolazione del concetto di identità dell’isola, sfidandone, le convenzioni e le aspettative, come recita il tema “Costruire nuove identità”.
Ad ispirare il tema portante dell’edizione 2023 è la storia stessa di Capri che tra ottocento e Novecento è stata porto, destino e approdo di alcune delle figure artistiche più significative ma anche più libere ed originali, fluide e anticonformiste dell’arte e della cultura di tutto il mondo. Vi trovarono ispirazione e rifugio per una vita fuori dalle convenzioni borghesi personalità come Oscar Wilde e Marguerite Yourcenaur, Norman Douglas Compton Mackenzie e Jacques Fersen.
La mostra si apre con l’artista ghanese Ibrahim Mahama, protagonista della prima edizione del “Progetto Bandiera”, un affascinante progetto di arte pubblica in collaborazione con la Fondazione Munthe.
Ad accogliere i visitatori, sarà l’artista ghanese Ibrahim Mahama, protagonista della prima edizione di “ The Flag project”. L’artista veneto Alberto Tadiello esporrà invece nel chiostro della villa la scultura sonora 13, opera del 2015 ripensata appositamente per l’occasione, in cui una voce femminile senza tempo intona “Thirteen” traccia tratta dall’album “Hospice” della band americana “The Antlers” e fa riecheggiare probabilmente un amore vissuto in qui luoghi.
All’interno saranno esposte le opere di e opere di Paolo Canevari e del duo Goldschmied&Chiari che entreranno in dialogo con gli oggetti appartenuti al medico svedese Axel Munthe, mentre nel giardino meridionale della villa sarà presentata la scultura Cativeiro Chandelier di Humberto e Fernando Campana, opera del 2021, che vede un grande candelabro bronzeo, esemplare inedito della collezione “Brazilian Baroque” dei due designer latino-americani.
Il progetto di arte pubblica Manifesto sarà invece affidato all’artista torinese Elisa Sighicelli che ha lavorato su un insieme di diapositive degli anni ’50, ’60 e ’70 del secolo scorso scattate da anonimi turisti.
Il Festival del Paesaggio offre anche quest’anno spunti di riflessione a partire da angoli di visuale inediti, che affondando le radici nella memoria dei luoghi, ne allargano l’orizzonte fino a comprendere il contemporaneo e squarci di futuro.
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